Renzi sostiene che garantire un reddito di cittadinanza non risponde all’articolo 1 della nostra Costituzione, che parla di lavoro, non di stipendio. Sostiene che Il lavoro non è solo stipendio ma anche dignità ,mentre il reddito di cittadinanza nega il primo articolo della nostra Costituzione”. Ma mentre non sappiamo che cosa intende per “lavoro di cittadinanza” , che cosa possa essere : lavori una tantum? Socialmente utili? A chiamata? ecc... , sappiamo molto bene che cosa è diventato il lavoro garantito dall'art. 1 della Costituzione.
Per molti anni tutto il sistema di potere economico , mediatico e culturale dominante , ha condotto una campagna resa a fare apparire dei privilegiati coloro che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in coerenza con l'art. 1 della costituzione.
La campagna ideologica che nel corso degli ultimi 20 anni, e' stata scientificamente creata dal potere economico (soprattutto la Confindustria) e quello politico di governo , per mettere in concorrenza coloro che hanno il posto fisso nelle aziende private e ancor più se pubbliche, con i disoccupati soprattutto se sono i giovani che fanno parte di quel 40% senza lavoro, che ora Renzi vorrebbe dargli il "lavoro di cittadinanza".
In questi anni , progressivamente si è instaurata l'idea che i nemici dei disoccupati non siano più le classi imprenditoriali o quelle di governo che fanno scelte sbagliate o cercano solo il massimo sfruttamento... no, anzi le imprese vanno aiutate con la defiscalizzazione ed i nemici dei giovani disoccupati diventano i loro padri che sono attaccati al posto fisso, o anche chi e' andato in pensione con il vecchio sistema retributivo.
La campagna ideologica ha già ottenuto un triplo risultato:
-
alle imprese (ed ai ricchi) è stata concessa la defiscalizazione di circa 20 mliardi di euro tramite il Jobs Act, nonchè la cancellazione dell'Imu e della Tasi ;
-
è stata effeuutata una rincorsa a ridurre i diritti ed i salari a chi aveva un lavoro fisso per omologarli a quelli che lavorano in modo precario;
-
è stata indotta alla passività la classe lavoratrice con il ricatto delle lunghe file di disoccupati davanti i cancelli.
C'è molto poco da sperare che uno come Renzi padre del Jobs Act , possa proporre per i giovani qualche cosa di dignitoso e nuovo nel lavoro... vedremo... ma credo che esso sarà solo un nuovo regalo alle imprese con più precariato altro che applicazione dell'art. 1 della Costituzione.
Uscire da questa situazione non e' facile ed anche l'ultimo rinnovo contrattuale dei metalmeccanici ne e' stato un esempio... ma non ci sono scorciatoie, è necessario riprendere con forza la lotta nelle aziende, nei territori e a livello generale su un progetto alternativo che abbia veramente alle sue fondamenta l'applicazione dell'art. 1 della Costituzione.
Umberto Franchi