Sant’Anna di Stazzema è un luogo fondativo della nostra democrazia. Ancora una volta ce lo ha sottolineato con la sua presenza il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è venuto due giorni or sono nella nostra comunità per celebrare il Cinquantesimo Anniversario del conferimento della Medaglia d’oro al Valor Militare al Comune di Stazzema che fu il primo segno di attenzione verso questa comunità distrutta dalla strage dell’agosto 1944, vittima di una ideologia di morte che era il contrario di quello spirito di accoglienza e solidarietà di questo paese che nel mezzo della guerra seppe ospitare e dividere il poco che c’era.
Qui, a Sant’Anna di Stazzema’, ha detto il Presidente della Repubblica, ‘si avverte il significato più profondo del nostro continuare a fare memoria. Perché la memoria è un dovere. Rappresenta un valore di umanità. Costituisce patrimonio della comunità...Il tempo può attenuare il dolore, può allontanare lo strazio degli orrori più indicibili, ma non dobbiamo consentire che le coscienze si addormentino, che le intelligenze smettano di produrre anticorpi al virus della violenza e dell’odio, che la nostra responsabilità verso le giovani generazioni sia elusa sino al punto di rinunciare al passaggio di testimone della memoria’.
Il Presidente Mattarella ha incontrato i superstiti in un momento che è stato indimenticabile: per loro che sono stati costretti a vivere nel silenzio voluto dalle istituzioni sulla storia di Sant’Anna di Stazzema. Oggi abbiamo il Parco Nazionale della Pace, ma come ha sottolineato anche Enrico Pieri, superstite della strage che ha visto uccidere tutta la sua famiglia ed oggi incontra migliaia di giovani qua e nelle scuole, dobbiamo continuare a testimoniare perché troppo poco si studia questa pagina della storia.
Ci spaventa il “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes, ho detto al Presidente nel mio intervento, che vede in preoccupante crescita il numero di coloro che non crede alla Shoah e di coloro che credono che il capo del Fascismo fu un grande leader. Questo significa che c'è ancora molto da lavorare sulla memoria, ma a Sant’Anna di Stazzema, sede del Parco Nazionale della Pace, raccogliamo volentieri questa sfida. Oggi Sant’Anna di Stazzema è un luogo di riferimento in Italia, la “capitale europea dell’antifascismo” perchè l’antifascismo rappresenta tutti quei valori che in questi luoghi furono calpestati. Ogni giorno svolgiamo un lavoro di esaltazione e riscoperta dei principi su cui fonda la nostra Costituzione quelli propri della guerra di Liberazione. Lo facciamo con i nostri operatori e con i superstiti, incontrando ragazzi di tutte le età, giovani e adulti, costruendo con loro un percorso di conoscenza per riflettere sulle conseguenze di campagne di odio e di discriminazione. Abbiamo bisogno di un impegno quotidiano come quello del nostro Presidente a difesa dei valori su cui poggia la nostra Costituzione, di gesti di apertura verso il mondo, contro le paure che vengono alimentate da chi oggi vuole di nuovo soffiare sul fuoco della divisione. Nel momento in cui ancora si combatteva, nei luoghi della sofferenza, dal confino, si progettava già e si sognava un’Italia ed una Europa in cui nessuno potesse essere discriminato per la differente nazionalità, la razza, il colore della pelle la propria religione, le proprie idee o la condizione sociale e materiale. Abbiamo bisogno di uno Stato che non ha bisogno di uomini forti, ma di istituzioni salde.
E se chi dimentica è più debole, ebbene, noi non dimentichiamo: fu una tenacia mortale che portò ferro e fuoco in questa comunità: e con la stessa tenacia oggi portiamo i ragazzi di tutta Italia a conoscere questi luoghi, a riportare le storie dei nostri superstiti, a riproporre nel dibattito quotidiano i valori che quel giorno del 1944 furono calpestati. La memoria è un atto di coraggio e con coraggio e determinazione continueremo oggi giorno a parlare ed incontrare quante più persone possibile per raggiungere il sogno che ci assegna la legge istitutiva del Parco di un mondo senza più guerre.
Il Sindaco di Stazzema
Presidente del Parco Nazionale della Pace
Maurizio Verona