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La tentazione dell'abituarsi

Nel sordo sordido mondo dell'irresponsabilita' trascorso un certo lasso di tempo anche le cose piu' abominevoli sembrano divenire normali ed accettabili - per chi non ne e' personalmente la vittima. Anch'io una volta mi chiedevo stupefatto come fosse possibile che la generalita' della popolazione italiana nel 1938 non si fosse ribellata a un'infamia come le leggi razziali, ed attribuivo quella massiva vilta' e complicita' alla corruzione e demoralizzazione generate nei piu' dal dominio dittatoriale, dalla sua soverchiante capacita' di intimidazione e asservimento. Ho appreso poi che non sempre c'e' bisogno di un regime totalitario e terroristico per ottenere un diffuso consenso (in forma di attiva collaborazione o di rassegnata passivita') a crimini cosi' manifestamente ignobili e scellerati.
Poiche' sta avvenendo lo stesso con le ripugnanti misure persecutorie palesemente disumane e frutto del delirio nazista del governo italiano in
carica contenute nella legge 94 entrata in vigore l'8 agosto 2009.
Non sono passati neppure due mesi, e gia' tanta parte non solo della cittadinanza piu' menefreghista e piu' dipendente dall'onnimenzognero ed onnicorruttivo mentore televisivo, ma anche delle organizzazioni della societa' civile, e finanche delle istituzioni, si sta adeguando, si sta abituando. Per non dire dei mass-media: interessatissimi ai particolari piu' turpi delle ripugnanti vicende boccaccesche di corrotti prominenti, e pressoche' del tutto indifferenti alla persecuzione che sta colpendo milioni di innocenti e che ha gia' provocato la morte di molte persone.

E proprio perche' accade questo, per contrastare questa narcosi morale e questa complicita' con la persecuzione, questo nazismo che si fa quotidianita', questa disumanita' che tutto trangugia ed annienta, occorre chiamare alla resistenza, al civile e democratico esercizio del diritto di resistenza; occorre chiamare all'insurrezione nonviolenta del popolo italiano in difesa della Repubblica Italiana, in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', dell'umanita'; per contrastare il colpo di stato razzista del governo dell'eversione dall'alto, per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone di volonta' buona chiediamo di contrastare il colpo di stato razzista, di difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, di difendere la vita, la dignita' e la liberta' di tutti.
A tutte le organizzazioni democratiche chiediamo di contrastare il colpo di stato razzista, di difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, di difendere la vita, la dignita' e la liberta' di tutti.
A tutte le istituzioni chiediamo di contrastare il colpo di stato razzista, di difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, di difendere la vita, la dignita' e la liberta' di tutti.

Nessuno si rassegni al regime dell'apartheid.
Nessuno si arrenda al colpo di stato razzista.
Che viva la Costituzione.
Che viva la Repubblica.

Fonte: Centro di Ricerca per la Pace