Tornano i criminali delle minacce, di chi auspica la riapertura dei forni, di chi scrive sulle case di cittadini ebraici da indicare alla pubblica opinione per alimentare odio e per dividere. Alla fine della precedente legislatura un ramo del Parlamento approvò un’ottima proposta di legge che introduceva un nuovo articolo nel codice penale, il 293-bis per punire con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque propagandasse le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche se commesso solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiamasse pubblicamente la simbologia o la gestualità. La pena, inoltre, era aumentata di un terzo se il reato fosse avvenuto attraverso strumenti telematici o informatici.
Non ci furono i tempi per il passaggio nell’altra camera: qualcuno disse che la norma era fuori dal tempo, che i rischi di un ritorno di certe ideologie erano nulli, che la nostra Democrazia aveva in sé gli anticorpi contro ogni degenerazione. Pochi giorni fa abbiamo festeggiato la Festa della Repubblica e quando le madri, poche purtroppo, ed i padri costituenti scrissero le nuove regole del nostro vivere insieme, scrissero che non tutto era concesso, che vi erano libertà di espressione, associazione, riunione, movimenti, pensiero, espressione del culto, ma anche dei limiti a tutto questo. Ed il limite è nello svolgere attività contro i principi dello Stato. I vergognosi attacchi di cui è stato vittima l’on. Emanuele Fiano, a cui va la nostra solidarietà, denotano il clima dell’intimidazione fascista che cavalcano malcontenti ad arte.
Abbiamo bisogno che la Commissione che prende il nome dalla reduce dei campi di concentramento Liliana Segre, inizi il suo lavoro di proporre ed esaminare preventivamente le proposte di legge su questo tema e procedere direttamente alla loro approvazione e svolga la sua azione di controllo e stimolo per l’attuazione delle leggi e delle convenzioni relativi ai fenomeni di intolleranza, promuovendo iniziative e campagne di sensibilizzazione sia a livello nazionale che internazionale.
Nei prossimi giorni inizieremo come Parco Nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema una raccolta di firme per sostenere una nuova legge che colpisca e dia attuazione nel modo più ampio possibile a quel caposaldo della Costituzione che è la XII Disposizione transitoria che vieta la ricostituzione del disciolto Partito Fascista, vietando la diffusione in ogni forma di messaggi di odio e di discriminazione. Scriverò alle massime cariche dello Stato per sottolineare l’urgenza di una tale normativa, perché la lotta alla violenza fisica e verbale è una necessità assoluta.
Chiederò a tutti voi di sostenere la nostra iniziativa perché assistiamo troppo spesso a questo tipo di episodi a cui si assommano intitolazioni ad ex fascisti di spazi pubblici, vie, piazze, che fanno una violenza alla nostra storia. Dobbiamo continuare a denunciare e ringrazio tutti voi quando lo fate attraverso l’Anagrafe Antifascista che assurge a questo ruolo di riferimento per tutti coloro che credono e sostengono i valori della Costituzione.
Fonte: Anagrafe Antifascista - https://anagrafeantifascista.it/