Lo dico senza girarci intorno e senza mezzi termini: trovo vergognoso che Vannacci venga a Massa e trovo ancora più squallido che lo faccia in una giornata così importante come quella del 27 gennaio, il Giorno della Memoria.
In quella giornata onoriamo la Memoria di tutte le vittime della Shoah e delle altre deportazioni del periodo nazifascista. Vannacci invece ambisce ad essere degno erede di quella ideologia di discriminazioni, violenze, distruzione e morte.
Il suo libro è una rassegna di fascismo, razzismo, misoginia e omofobia.
Vannacci, oltre a vaneggiare sulle sue origini e sulla legittima difesa, se la prende con tutte e tutti: immigrati, omosessuali, femministe, ambientalisti e con quella che chiama la “dittatura delle minoranze.
Ci vuole davvero un bel coraggio ad appellarsi alla libertà di opinione, a parlare di iniziativa culturale nel nome di "un’informazione pluralista e sinceramente democratica". Mi chiedo se l'Avvocata Carmen Federico ci creda davvero o se la sua è una difesa d'ufficio per continuare a raccontare che la sua "La Rivincita" sarebbe una associazione culturale dove coesistono idee politiche diverse ma che rimane apartitica e apolitica.
È incredibile che si permetta persino di citare la difesa della libertà di opinione di Pertini per giustificare questa scelta e replicare all'Osteria Pertini che, giustamente, ha preso le distanze dall'iniziativa con il Generale proprio rivendicando il nome scelto per il locale e il significato profondo, valoriale, che sta dietro a questa scelta.
Mi sorge un dubbio: ma "La Rivincita" sarebbe la rivincita con la storia? Perché in tal caso non vorrei deludere l'Associazione e il Generale Vannacci, ma la storia ha già emesso una sentenza chiara, che non ammette rivincite: il fascismo è caduto il 25 luglio 1943, la Liberazione dell'Italia la celebriamo ogni 25 Aprile partire dal 1945 cantando 'Bella Ciao' e ancora prima, sempre nel 1945, le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, giorno in cui il mondo prese coscienza dell'abisso più profondo che aveva toccato il nazismo e, nel nostro Paese, il nazifascismo. Questo è il 27 gennaio. La giornata che a Massa si pensa di sporcare con la presentazione di un libro che non ho nessun imbarazzo a definire fascista.
Penso, sinceramente, che chi firma quelle pagine non dovrebbe indossare una divisa della nostra Repubblica ne' avere un qualunque ruolo di responsabilità.
Mi inquieta che le copie del libro siano andate a ruba, perché quel libro dovrebbe essere considerato per quello che è: spazzatura. Ecco, questo è davvero un mondo che gira al contrario ma le antifasciste e gli antifascisti non si rassegnano Generale Vannacci e Avvocata Federico, noi non ci rassegniamo: combatteremo ogni tentativo di revisionismo e negazionismo, difenderemo con le unghie e con i denti i valori dell'antifascismo e della Resistenza in cui orgogliosamente affondiamo le nostre radici.
Ci preoccupa un mondo al contrario dove da Acca Larentia arrivano immagini vomitevoli dell'adunata nera di nostalgici con le braccia tese, un mondo dove persino chi rappresenta le istituzioni fatica a prenderne le distanze, e lo capisco bene se in casa propria si custodiscono gelosamente cimeli nazifascisti....
Si abbia il coraggio, dopo quelle immagini, dopo quelle dell'assalto squadrista alla nostra sede nazionale alcuni mesi fa di fare quello che già da molto tempo si sarebbe dovuto fare, soprattutto quando nei banchi del Governo siedevamo "noi": si sciolgano i movimenti neofascisti e neonazisti
E invece no...c'è persino chi pensa di racimolare qualche voto candidando Vannacci e strizzando l'occhio a questa feccia.
Qui a Massa Carrara ci sentiamo orgogliosamente eredi di Francesca Rolla e della altre donne del 7 luglio, molti di noi sono cresciuti con l'esempio del Partigiano Mori e della sua compagna di vita e di battaglia Cesarina, ascoltando i racconti e i moniti di Nando Sanguinetti, bambino in quegli anni, salutato solo pochi giorni fa.
Ecco perché non intendiamo tacere questa vergogna.
A Nando ho fatto una promessa durante il mio intervento al suo funerale laico: continuare, con ancora maggior tenacia le battaglie che ci hanno sempre visti convintamente dalla stessa parte, la difesa della Costituzione e la lotta contro ogni rigurgito nazifascista. Con questo spirito eravamo in tante e tanti sotto il Comune di Massa lunedì pomeriggio per dire no all'intitolazione di una strada ad Almirante.
Con questo spirito mi rivolgo direttamente al Sindaco Persiani e alla sua maggioranza: la cittadinanza onoraria a Mussolini non va tolta perché lui è deceduto. Va tolta perché lui è stato il capo del fascismo in Italia. Punto.
E sempre con questo spirito chiedo a tutte le antifasciste e gli antifascisti, alle istituzioni democratiche, alle associazioni, ai partiti politici, alle cittadine e ai cittadini di mobilitarci contro questa vergogna.
Massa, capoluogo di una Provincia come la nostra che per prima in Italia fu insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare, non merita questo schifo. Vannacci non può venire qui a presentare il suo libro fascista, il suo libro spazzatura, il Giorno della Memoria.
Nicola Del Vecchio segretario generale CGIL Massa Carrara