Nel Comune di Castelnuovo di Porto, dove c'è il secondo centro rifugiati più grande d'Italia, martedì 22 gennaio il Ministero dell'Interno ha mandato l'esercito a sgomberare il centro e deportato i rifugiati.
Sono state portate via 320 persone, divisi per uomini, donne e bambini. Metodo che ricorda altre epoche, ben più nere. Nessuno sa che fine faranno, né sindaco né Comune, né i rifugiati stessi.
Non hanno voluto dirlo. Non c'è stata nessuna comunicazione. Il tutto è stato organizzato in 24 ore. Si sa solo che i ragazzi verranno dislocati in altre Regioni, ma non dove li ricollocheranno, in quale città, in che tipo di struttura. I migranti sono stati avvisati solo ieri dello sgombero, dopo anni di integrazione, hanno dovuto lasciare i loro alloggi. Molti non avevano nemmeno la valigia. I bambini devono interrompere gli studi (c'è chi era arrivato alle seconda media). Chi aveva trovato lavoro è stato costretto a lasciarlo. Ci sono donne che sono state vittime di ogni sorta di abuso e di Violenza e molte hanno un bimbo con sé. Chi è stato portato via perderà il diritto di difendersi perché l' avvocato è di nomina regionale e cambiando Regione.
Come se non bastasse, sono stati messi per strada da un giorno all'altro i circa 150 immigrati titolari di protezione umanitaria che, per effetto del decreto Salvini, non potendo più ambire a passare in uno Sprar, perdono anche il diritto alla prima accoglienza.
Per capirci questo centro è quello dove il Papa si era recato a fare la lavanda dei piedi a Pasqua di qualche anno fa ed ora è stato sgomberato con metodi inaccettabili.
Dobbiamo organizzarci e combattere questa visione del mondo, in cui esseri umani vengono trattati come bestie. Ognuno di noi deve spiegare quanto sta accadendo e farlo arrivare a più persone possibile per far capire a tutti cosa sta creando il decreto (ormai legge) Sicurezza-Immigrazione voluto dal Governo.
Insieme, dobbiamo far sentire la nostra voce per fermare tutto questo.
FATE GIRARE!
Ciac Onlus Parma
Segnalato da Antonella Cappè