Negli innumerevoli dibattiti sui comportamenti poco edificanti del cavaliere, la cosa che più mi colpisce e mi indispone è il balbettio degli oppositori, che finisce per alimentare la petulanza dei suoi arroganti legulei.
Ciò che intralcia uno svolgimento franco e coerente del discorso, io credo, è il timore di sentirsi tacciare di moralismo e di mischiare campi tenuti rigorosamente divisi da un'impostazione mentale che pensa in modo atomistico, ogni cosa per se stessa, separata e opposta a tutte le altre.