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Pensioni: due pesi, due misure...

Tra le tante ingiustizie sulle pensioni c' e' ne una che è veramente odiosa , questa:

Un pensionato per avere il diritto a percepire la detrazione per il coniuge a carico ( circa 50 euro mensili) , il coniuge non deve superare le 2.880 euro annui , altrimenti se supera detta cifra perde il diritto con una perdita di 600 euro annui;

conosco il caso di una signora che percepiva una pensione di 220 euro mensili per un totale annuo di circa 2.700 euro e quindi il marito percepiva le detrazioni sulla sua pensione per in valore di 600 euro annui ed in più poteva recuperare le detrazioni per spese mediche della moglie sulla denuncia del 730.

Ma il genio di Renzi, con una atto di governo di 3 anni fa, gli ha dato la 14° mensilità per un valore di 420 euro annui, splafonando così i 2.880 euro e perdendo il diritto ad avere i 600 euro annui di detrazioni più le deduzioni per spese mediche. Così la famiglia di questa signora pensionata a 220 euro mensili con la 14° mensilità a saldo ci rimette oltre 200 euro annui.

Sono decine di migliaia i casi come quello di questa signora, ma al momento della legge sulla 14° mensilità e nemmeno ora, a nessuno nel nostro parlamento e' venuto in mente che si stava consumando l'ennesima ingiustizia verso i poveri pensionati aumentando (con un emendamento) la cifra annua da 2.880 euro a 4.000 (ipotesi) così da continuare ad avere diritto alle detrazioni del coniuge -

Oggi invece veniamo a conoscenza che il parlamento (a maggioranza) ha votato un emendamento a firma della deputata PD Gasparini che prevede di aumentare la pensione di reversibilità per i congiunti dei parlamentari, addirittura del 20%.

La deputata piddina ha detto: "È ingiusto che i congiunti dei parlamentari finiscano per fare la sguattera o il giardiniere".

Ora a parte fare le pulizie o il giardiniere è un lavoro dignitoso come un altro... probabilmente essa non conosce le sofferenze di chi lavora perché probabilmente non ha mai lavorato... e nemmeno quelle dei pensionati poveri... quindi offende chi la mantiene in parlamento... oltre alll'offesa della deputata, dalla casta parlamentare che ha votato l'emendamento , arriva uno schiaffo ai cittadini italiani che vivono con pensioni da fame come quella della signora che ho sopra citato .

È una vergogna e una presa in giro, il solito tentativo della casta di crearsi una corsia preferenziale, di approvarsi un privilegio che è negato ai comuni mortali.

Ma credo che il problema dipenda anche dal fatto che fino ad oggi è mancata una vera opposizione capace di proporre e combattere per la giustizia sociale in parlamento e nel Paese !

Ma fino a quando ?...

 

Umberto Franchi

Lucca 29 maggio 2017