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E' necessario che le donne prendano la parola

Documento del “Coordinamento dei gruppi donne delle comunità cristiane di base” (per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Pubblicato su “notizie minime della nonviolenza in cammino” – n. 373 del 22 febbraio 2008
Il coordinamento dei gruppi donne delle comunità cristiane di base, tenutosi a Bologna nei giorni 16-17 febbraio 2008, dopo aver approfondito e discusso dal punto di vista delle donne credenti le varie tematiche oggetto di pubblica discussione in questi ultimi tempi, ritiene doveroso far conoscere l'indignazione, lo sbigottimento e le perplessità delle donne nel sentire importanti uomini politici e rappresentanti di istituzioni religiose che pretendono di avere l'autorità di imporre a tutti, spacciandole come principi assoluti e verità universali, quelle che invece sono posizioni di parte, che riteniamo essere frutto di una visione unilaterale che non ha mai tenuto conto delle sofferenze delle donne, dei percorsi di autonomia e consapevolezza, delle lotte, delle conquiste raggiunte.
Il coordinamento ritiene che questo modello di società patriarcale, che da millenni reprime ogni diversità, porti alla violenza nei rapporti personali, familiari, sociali e internazionali.
Al contrario, una società che valorizzi l'autorevolezza delle donne sarà in grado di dare risposte concrete a problemi reali, senza imporre assoluti morali o ideologie partitiche che passano accanto alla realtà e che mostrano la loro totale irrilevanza per la situazione concreta in cui vivono le persone.
Come donne credenti riteniamo sia giunto il momento di praticare una politica che privilegi l'ascolto e si lasci coinvolgere dalle diversità e dalla molteplicità dei bisogni concreti. Perché tutto questo si realizzi è necessario che le donne prendano la parola e facciano sentire la loro voce e il loro impegno.