Siamo le cittadine che sono state aggredite verbalmente in occasione della conferenza organizzata da Ordine Futuro domenica 9 maggio al Teatro dei Servi. Vorremmo mettervi a conoscenza di quello che ci è successo perché lo riteniamo grave non solo per le nostre persone, ma per la dignità della nostra città che voi rappresentate politicamente. Già al nostro ingresso al Teatro dei Servi siamo state individuate come "compagne" da una canzoncina cantata ad alta voce da un personaggio nel foyer. La stessa persona, pochi minuti dopo - vorremmo puntualizzare che il dibattito era ancora lontano dall'iniziare - ci ha pesantemente oltraggiato con volgari riferimenti sessuali rivolti a due di noi: alla nostra domanda "potremmo avere il programma della conferenza" ci è stato risposto "il programma è che le compagne fanno i ….. ai fascisti". Abbiamo domandato il perché di tanta gratuita violenza verbale e una donna che era accanto a questo uomo, ci ha risposto che non potevamo aspettarci altro dal momento che eravamo andate a disturbare nella casa dei fascisti ed aggiungeva: "avete voluto la democrazia ora ci dovete sopportare". Le offese sono continuate anche fuori dal teatro, di fronte a numerosi testimoni. A questo punto le due donne ingiuriate hanno deciso di andarsene, così come almeno un altro cittadino indignato per l'episodio a cui aveva assistito.
Altre di noi sono invece rimaste ed hanno deciso di seguire la conferenza. Nel corso delle relazioni siamo state invitate più volte dalla moderatrice ad intervenire, abbiamo avuto scambi di opinione, vivaci ma corretti, con alcuni relatori presenti sul palco - come tra l'altro anche Roberto Fiore stesso ha affermato nel suo comunicato stampa sulla vicenda e come dimostrano le stesse immagini riprese dall'emittente locale Antenna3.
Purtroppo i nostri interventi erano costantemente accompagnati da pesanti commenti da parte di alcune persone presenti: Assassine, etc, tanto che, vista la sterilità del confronto, abbiamo deciso di andare via. La nostra uscita dalla sala è stata accompagnata da altri insulti, non da parte di un unico soggetto - ma da parte di voci diverse - culminati nella frase "Strupratele, tanto abortiscono", gridata da una donna. Tra noi, fra l'altro, era presente una donna in avanzato stato di gravidanza, alla quale non sono state risparmiate osservazioni sgradevoli sulla propria condizione.
L'operatore di Antenna 3, a cui è stato impedito con la forza di filmare, è stato minacciato di percosse nel caso avesse tentato di fare il proprio lavoro. Abbiamo fatto presente quanto stava accadendo alle forze dell'ordine, che si sono limitate ad accompagnarci fuori dal teatro.
Riteniamo quanto successo inaudito ed irripetibile.
Ci siamo sentite insultate ed offese prima di tutto come donne ed in tale circostanza insieme a noi sono state offese tutte le donne che sono state ridotte a mero oggetto sessuale - questo il contenuto delle parole che ci sono state rivolte.
Ci siamo inoltre sentite minacciate nella nostra sicurezza Mentre l'aborto - che teniamo a sottolineare rappresenta una scelta drammatica e difficile nella vita di una donna - è regolamentato da una legge dello stato lo stupro è un reato, una parola che solo a pronunciarla fa venire la pelle d'oca a tutti noi sia che lo pensiamo sulla nostra pelle sia che lo pensiamo sulla pelle di altre persone, siano esse a noi care o meno.
E la cosa che ci ha lasciate sbigottite è che tutto questo avveniva sotto gli occhi delle forze dell'ordine che non sono intervenute anche semplicemente per fare presente che le parole che venivano pronunciate erano molto gravi e pesanti ed istigavano al reato.
Condanniamo questo comportamento come inaccettabile ed irripetibile ovunque, ma soprattutto in un luogo pubblico in cui riteniamo il 9 maggio sia stata oltraggiata la nostra città, la nostra tradizione democratica ed antifascista, sia stato offeso l'alto prezzo pagato per la conquista delle libertà che fondano la nostra Costituzione. Frasi come "Questa è la casa dei fascisti" non possono essere pronunciate in uno spazio che è bene comune di tutti i cittadini e di tutte le cittadine massesi.
Chiediamo quindi al Consiglio Comunale, alla Giunta, al Sindaco di operare con tutti gli strumenti a loro disposizione perché simili episodi non si ripetano più e le donne della nostra città possano sentirsi sicure e libere di poter esprimere la propria opinione e di portare il proprio contributo in qualsiasi contesto, al fine di favorire lo sviluppo democratico della nostra comunità.
Il comunicato delle cittadine che sono state aggredite verbalmente in occasione della conferenza organizzata da Ordine Futuro
- Comitato di cittadine
- Categoria: Violenza di genere
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