L'anno che stiamo lasciando è stato un anno nefasto per la pace e per l'umanità, ma proprio per questo dobbiamo continuare a camminare insieme in maniera ostinata e contraria al pensiero unico bellicista che ci circonda e ci soffoca, trascinando, nel suo delirio, tutta l'umanità verso il baratro.
Non ci vogliamo rassegnare e ovunque continueremo, nel nostro piccolo, a seminare parole di pace, di giustizia e di nonviolenza contribuendo a costruire, mattone dopo mattone, un mondo migliore.
Proprio per questo come Accademia Apuana della Pace nell'augurarvi buone feste, vi invitiamo, ognuno nei suoi ambiti, a continuare a lottare per la pace.
A tutti quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari
a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi.
Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore.
A coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A tutti i cavalieri erranti.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
[Testo di Corrado d'Elia per il suo spettacolo "Don Chisciotte" di Miguel de Cervantes]
Accademia Apuana della Pace