Insieme per la Pace
Quante e quali sono le guerre nel mondo ! ?
L’invasione russa dell’Ucraina è solo l’ultimo di un lungo elenco di conflitti. Come non ricordare la Siria, a noi tristemente nota, la Repubblica Democratica del Congo, dove una guerra dura da trent’anni per sottrarre a questo paese risorse minerarie utili al mondo occidentale, la Palestina, dove un popolo da troppi anni vive violentato e senza uno stato, ma anche lo Yemen, la Libia, il Sud-Sudan, la Somalia, il Myanmar, la Nigeria, l’Iran e molte altre sono le popolazioni del mondo per cui il conflitto è la tragica normalità.
E’ un susseguirsi di crisi a intensità variabile che si consumano in gran parte nel Sud del mondo e, per questo a differenza per esempio dell’Ucraina, a distanza incommensurabile dalla ribalta mediatica.
lo scenario peggiora di anno in anno; si può definire senza indugio «Terza guerra mondiale a pezzi».
Le guerre più che la prosecuzione della politica con altri mezzi, sono la certificazione del suo fallimento; come ricordava la filosofa Hannah Arendt, esse non servono a ristabilire i diritti, bensì a ridefinire i poteri.
Nessuna guerra è inevitabile, nessuna guerra avviene per caso, non dimentichiamo che la guerra è luogo di morte dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove i potenti decidono ed i poveri muoiono; essa dipende dalla cupidigia di una parte dell’umanità che accumula ricchezza a scapito di un’altra parte. A fronte di persone che non costituiscono risorsa alcuna in quanto non funzionali a questa economia che uccide c’è chi investe cifre abnormi in armamenti perché deve difendersi dagli esclusi che si vedono sottratti i loro diritti essenziali: cibo, acqua, lavoro, sanità, scuola.
Come recita il Sedicesimo Obiettivo degli ”Obiettivi di sviluppo sostenibile “ delle Nazioni Unite, è necessario “Promuovere società pacifiche e solidali per lo sviluppo sostenibile, garantire l’accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e solidali a tutti i livelli”. Sebbene gli avvenimenti sembrano mostrare la tendenza alla guerra da parte delle cosiddette superpotenze, Noi crediamo che esista ancora la possibilità di creare un finale diverso.
E’ vero che le decisioni ultime vengono prese da governi, multinazionali e centri di potere, ma la storia ci insegna che è stato anche possibile incidere quando la voce del popolo ha saputo e voluto esprimere la sua opposizione
La pace ci coinvolge anche in prima persona, ci chiama.
Non possiamo delegare alle decisioni di chi comanda sentendoci impotenti e rimanendo seduti, ma siamo tenuti a compiere scelte responsabili, impegnandoci in prima persona per essere cittadini attivi.
Fra pochi giorni sarà un anno dall’aggressione russa all’Ucraina, non dall’inizio della guerra essendo iniziata in quei territori anni prima. Questa notte, lungo il percorso che da Perugia porta ad Assisi, hanno sfilato molte persone con torce in mano per illuminare il cammino, perché la pace non è mai impossibile, perché non è folle chi si ostina a crederci, perché l’unica follia è la guerra.
Concludiamo con le parole di papa Francesco:
“Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo.”
CANTIERE PER LA PACE LUNIGIANA
24 Febbraio 2022 – 24 Febbraio 2023 Un anno di guerra è troppo!
L ‘inaccettabile invasione. dell’Ucraina da parte della Russia, iniziata il 24 Febbraio 2022, ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, una guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, i rifugiati costretti ad abbandonare le proprie case, vittime di bombardamenti, stupri, violenze.
Europe for Peace promuove tre giorni di mobilitazione nazionale ed europea (24-25- 26 febbraio) con manifestazioni in tante città e una Marcia straordinaria Perugia Assisi, per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e negoziati di pace per costruire un ‘Europa sicura e pacifica per tutti.
Siamo di fronte a un continuo allargamento della guerra con impatti devastanti sulla popolazione e un pericolo di escalation nucleare. C’è nei governi e nelle istituzioni internazionali una drammatica sottovalutazione dei rischi che stiamo correndo. La strada del negoziato è l’unica perseguibile.
Questa guerra va fermata subito, basta altre sofferenze e morti! L’Italia, l’Unione Europea, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. E’ urgente mettere in campo non altre armi ma tutte le risorse e i mezzi della diplomazia per far rispettare il diritto internazionale e arrivare alla Pace.
La Costituzione italiana, la società civile ripudiano la guerra. Esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di Pace e si adoperino in ogni sede, europea ed internazionale, per la sua piena affermazione.
Cessare il fuoco subito, negoziato per la Pace !
La Pace è la vittoria di cui c’è bisogno!
Oggi 24 febbraio, si svolge a Carrara Fiaccolata per la Pace
ACCADEMIA APUANA PER LA PACE
Adesioni: Accademia Apuana per la Pace, Archivi della Resistenza, ANPI provinciale, ARCI Massa Carrara, Ass. A.R.PA., Ass. Alberto Benetti, Ass. Mondo Solidale, Azione Cattolica Diocesi di Massa Carrara Pontremoli, Casa Betania, CGIL Massa Carrara, Chiesa Metodista -Valdese, Friday for Future, LegAmbiente Carrara, Massa-Montignoso, Libera coordinamento provinciale, Librerie Solidali.