In alcuni spazi della Provincia, che ringraziamo per la disponibilità, abbiamo appeso questi manifesti con l'intenzione di contrastare la narrazione unica della mostra "Cento per cento inferno" presente nella Sala degli specchi del Palazzo Ducale dal 2 al 7 aprile. Manifesti che puntualmente ci sono stati strappati, nonostante l'autorizzazione del Presidente della Provincia.
Quanto successo il 7 ottobre infatti, che rimane un atto terroristico deplorevole e disumano, non può essere raccontato come avvenimento unico né il popolo israeliano può essere considerato la sola vittima.
Esiste infatti un prima e un dopo che non possono avere un valore inferiore.
Il prima è rappresentato da oltre 70 anni di occupazione di territorio da parte dei coloni, di sistematica violazione delle risoluzioni ONU e dei diritti umani della popolazione palestinese, di contrasto anche da parte dello stato di Israele a qualsiasi politica che mirasse a soluzioni pacifiche (questo comprende anche il sostegno indiretto ad Hamas tenendo gli occhi chiusi davanti al foraggiamemto economico di questa formazione terroristica). Il dopo invece è rappresentato dagli oltre 30000 morti tra la popolazione palestinese.
La condanna dei fatti del 7 ottobre deve essere accompagnata alla condanna delle politiche militare, colonialistica e distruttiva dello Stato di Israele; tutto questo non può essere considerato antisemitismo, ma un diritto incontestabile per chiunque abbia a cuore la pace in medio oriente e nel mondo.
- Subito il cessate il fuoco permanente a Gaza e in Cisgiordania.
- Subito il rilascio degli ostaggi.
- Subito la costruzione di due stati per due popoli.
- Subito il ripristino dei confini dei due stati esistenti.
- Subito la restituzione dei territori occupati illegalmente dai coloni
Accademia Apuana della Pace
Massa, 5 aprile 2024