Oggi in tutta Italia cittadini e cittadine stanno manifestando per chiedere la pace in Ucraina e l’immediato cessate il fuoco.
A un anno dall’invasione del Paese da parte della Russia, siamo di nuovo in piazza perché avviare un dialogo reale per i negoziati di pace oggi è più necessario che mai.
Fino a oggi la politica italiana ed europea si è concentrata solo sul sostenere l’Ucraina dal punto di vista militare. Si è continuato a mandare armi come unica soluzione: in particolare dallo scoppio del conflitto al novembre 2022, l’Italia ha inviato armi per un valore che ha superato i 450 milioni di euro, secondo le stime degli osservatori indipendenti.
Ma dopo un anno, la guerra non è finita e non vediamo un impegno concreto per la pace mentre la popolazione civile continua a pagare le conseguenze più devastanti e dolorose del conflitto.
Siamo stati recentemente in Ucraina e abbiamo visto gli effetti della guerra sulla popolazione civile: le persone più vulnerabili, le persone con disabilità, gli anziani sono abbandonate a se stesse, come in tutte le guerre.
Mentre assistiamo all’aggravarsi del conflitto, con il rischio di coinvolgere tutta Europa, il rischio di un’escalation nucleare è sottovalutato in modo incosciente.
Proprio per questo siamo convinti che oggi più che mai sia necessario e urgente un appello concreto per la pace.
Il popolo che oggi è in piazza sa che la guerra non è la soluzione. Non crediamo a chi ci dice che la guerra è inevitabile per poter fare la pace: solo la pratica dei diritti umani può portare alla pace.
La guerra è uno strumento.
Ma è uno strumento inutile, dannoso, devastante e genera solo morti innocenti e distruzione e questo ce lo ha sempre detto il nostro Gino Strada.
Per arrivare alla pace, l’unica strada è quella del dialogo, del rispetto e dell’amore tra i popoli.
Basta guerre…
Emergency Pontremoli
Pontremoli, 24 febbraio 2023