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A proposito dell'editoriale di Gino Buratti del 23.11.2012

Pubblichiamo le considerazioni che Carlo del Nero ha messo in rete su facebook, in merito all'editoriale di Gino Buratti pubblicato sul n. 404 del Notiziario dell'AAdP del 23.11.2012.



Tante volte ho pensato di gettare la spugna, di dire "ma infondo chi me la fa fare". Il mio scopo è principalmente tenere una bandiera, anche se issata nel deserto, a futura memoria. Non arriva nessuno a dare il cambio e si tira avanti. Questa volta però avevo deciso: continuo la mia piccola battaglia fino alle amministrative e poi smetto. Continuerò anche dopo a versare l'obolo per la mia tessera transnazionale, continuerò a rispondere a qualche chiamata se lo riterrò indispensabile, ma per il resto basta.
Già, il transnazionale.
Lo ritengo l'esperienza più straordinaria, puntuale e ragionevolmente utopica degli ultimi 30 anni almeno, ma non sono riuscito a convincere neppure uno a prendere una cazzo di tessera: nessuno che voglia un domani poter dire il fatidico "io c'ero". Non importa.
Io c'ero, almeno io in questa provincia di merda, in questo paese di merda c'ero. Dunque non faccio mancare il mio contributo anche di rompipalle fino alle amministrative, poi penso davvero di smettere. Ce la farò? non lo so, ma ci proverò. Ci sono validi motivi per smettere e sono esattamente gli stessi per continuare. Oggi leggo questa cosa di Gino Buratti: "L'ipocrisia di chi mette sullo stesso piano la violenza dei palestinesi e quella di Israele, l'ipocrisia di chi tollera l'aggressività bellica di un paese che, dalla sua fondazione, ha sempre avuto un atteggiamento ostile e di superiorità nei confronti di tutti i popoli vicini, l'ipocrisia di un occidente incapace di imporre sanzioni ad Israele quando pratica la più spietata delle politiche di apartheid dell'occidente e mette in atto azioni belliche finalizzate alla soppressione di un popolo, arrivando a giustificare anche l'assedio di Gaza." Dunque secondo questo luminare, questo "professionista della difesa dei deboli" io sarei un ipocrita. Quando iniziai a chiedere l'istituzione del garante dei detenuti mi domandarono se avevo un nome da proporre e dissi Gino Buratti. Lo farei ancora. Ma so perfettamente che questi sono i "buoni" che hanno difeso nella storia tutte le peggiori dittature, che non si sono mai commossi per i ceceni, per i vietnamiti e per cento e mille altri. Hanno una commozione a singhiozzo, mentre noi siamo ipocriti. Beh!! sapete cosa vi dico, questa sinistra la trovo veramente insopportabile, somiglia in modo impressionante alla destra. Su certe cose CasaPound la pensa esattamente allo stesso modo. Io sono LIBERALE. Poi certo liberalsocialista, ma pur sempre liberale.
Se poi la sinistra è anche appesantita dalla parte cattolica... La Regione Toscana sta eliminando le convenzioni con i privati. Se vorrete andare a fare una analisi del sangue in un laboratorio privato dovrete pagare e così per un radiografia, perché in Toscana siamo Compagni ...però per il "privato sociale", cioè quello identico all'altro, ma con un San o Don davanti, si fa eccezione; perché siamo compagni, ma con un profondo rispetto per il sentimento religioso del popolo italiano, cioè del portafoglio dei preti.
Però ripeto, sono radicale e se mi chiedessero un nome direi ancora Gino Buratti anche se lui probabilmente non farebbe il mio neppure per la pulitura dei cessi.
Ma sono indignato. non incazzato, perché fortunatamente la vita mi ha sorriso a sufficienza per ritenermi una persona fortunata e stare bene, ma l'indignazione quella è consentita anche a me. E io sono indignato, profondamente indignato. Trovo questo mondo della sinistra incrostato di pregiudizi, di muffe, di parassiti. Mi sento soffocare dai referendum sulla riforma Fornero e dalle vesti stracciate di questi difensori dei deboli.
Se non fossi progressista, se non sapessi che la storia prima o poi si occupa di mettere ordine e riposizionare gli elementi della scala dei valori, certamente mi terrei sotto coperta. Ma sono progressista, lo sono almeno al punto da andare avanti fino alle amministrative, poi si vedrà...