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Amore in azione: a sostegno di papa Francesco

AMORE IN AZIONE Un appello a favore di un impegno corale in difesa di papa Francesco fatto oggetto di attacchi continui da lobby e media reazionari e da gruppi di potere dentro e fuori la Chiesa è stato lanciato dal Premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel non solo ai cattolici ma a quanti condividono valori di umanità e di pace.

Adolfo Pérez Esquivel, il premio Nobel per la pace argentino, lancia un appello a sostegno di Papa Francesco, del suo impegno per l’ambiente, la giustizia, la pace, per una Chiesa chinata sui poveri.

Di fronte agli attacchi portati avanti da gruppi conservatori e reazionari, appoggiati anche da lobby della comunicazione, il premio Nobel ritiene che sia arrivato il momento di «alzare la voce» e di convertire simpatia e affetto nei confronti del Pontefice in un impegno concreto. La campagna, denominata “Amore in azione”, viene lanciata in queste ore sulla piattaforma secure.avaaz.orged è rivolta a tutti. A quel «pregate per me» che Papa Francesco chiede alla fine di ogni suo discorso, sottolinea Pérez Esquivel, possono rispondere non solo i cattolici. Ma anche tutti coloro che hanno senso di umanità e condividono i valori della solidarietà e del dialogo che dal 2013 Bergoglio va riaffermando sfidando gruppi di potere che, dentro e fuori della Chiesa, non sono disposti a rinunciare a privilegi e pretese di dominio sugli altri.

Tornare alla fonte del Vangelo con Papa Francesco

Papa Francesco segna un cammino chiaro e preciso: tornare alla fonte del Vangelo, alla spiritualità, all’impegno con i poveri e a porre l’“Amore in azione”. Ci chiede “pregate per me”, perché conosce la responsabilità dell’essere il successore di Pietro, sa quali sono le sfide e sa che è necessario cercare il dialogo e l’unità nella diversità. La Chiesa cammina per il mondo tra luci e ombre, angosce e speranze (Gaudium et Spes del Concilio,1). Sappiamo che è sottomessa a conflitti e interessi politici, sociali ed economici di gruppi di potere che sono dentro e fuori del Vaticano. Questi gruppi non sono disposti a perdere privilegi e spazi di potere e per questo portano avanti un’intensa campagna contro Papa Francesco.

Papa Francesco ha assunto il proprio ruolo per affrontare e risolvere questi numerosi conflitti che vive la Chiesa nell’attualità.

  • Francesco si è mosso con fermezza e anche con dolore contro l’occultamento di crimini, come la pedofilia, commessi da parte di settori del clero e messi a tacere per secoli grazie alla complicità e alle paure. Lui li affronta per cercare Verità e Giustizia.

  • Ci invita a risvegliare la spiritualità e a impegnarci con i poveri per rafforzare il cammino della Chiesa come popolo di Dio.

  • Di fronte al neoliberalismo, la recessione e il conformismo, Francesco non predica la rassegnazione. Disegna invece cammini di trasformazione spirituale, sociale, culturale e politica alla luce del Vangelo.

  • Di fronte agli interessi economici e politici dei governi e delle imprese che negano il cambio climatico mettendo a rischio il pianeta e la vita, con l’Enciclica Laudato Si egli chiede a tutti di ristabilire l’equilibrio dell’opera della Creazione, tra i bisogni dell’umanità e il rispetto per la Madre Terra. Una sfida necessaria che i popoli devono assumere per proteggere la Casa Comune.

  • Rifiuta la violenza sociale e strutturale sui tanti popoli sottomessi per fame, marginalità e povertà; denuncia le guerre e i muri che dividono l’umanità; esorta i governi ad aprire le menti e i cuori alla solidarietà per costruire una “Cultura dell’Incontro”.

  • Papa Francesco chiede ai Paesi ricchi di ricevere le migliaia di rifugiati che fuggono dalle proprie terre rase al suolo dai conflitti armati, dalla fame e dalla disperazione per trovare nuovi orizzonti di vita. Viaggia e sostiene solidalmente gli sfollati nelle isole di Lampedusa in Italia e di Lesbos in Grecia. Chiede soluzioni umanitarie per far sì che il Mediterraneo non sia più la fossa comune di migliaia di disperati.

  • Convoca le grandi Potenze per far sì che le armi nucleari vengano messe al bando e vengano fatti accordi per costruire la Pace.

  • Di fronte alle molteplici divisioni su questioni religiose, apre le proprie braccia per guidare un dialogo interreligioso che promuova l’unità nella diversità.

  • Di fronte a tanta disperazione si appella ai giovani perché diventino protagonisti delle proprie vite e della storia.

  • Di fronte allo sviluppo e alla creazione di piattaforme tecnologiche , Papa Francesco ci esorta a non scegliere un “internet dell’indifferenza” ma “un internet della solidarietà”. Ci esorta a rammentare che “siamo membra gli uni degli altri” (Lettera agli Efesini, 4,25) e ci ricorda che “Dio non è indifferente”, che a “Dio interessa l’umanità e non l’abbandona”. Ci invita a comprendere che la social network commuity non è sinonimo di comunità e ci spinge a evitare che “ciò che dovrebbe essere una finestra aperta al mondo (la comunità in rete) diventi una vetrina per esibire il proprio narcisismo”.

  • Francesco apre cammini guidati dalla forza del Vangelo e ricorda che durante il Concilio Vaticano II, Papa Giovanni XXIII diceva che la Chiesa doveva aprire le porte e le finestre per far entrare la luce e togliere la polvere accumulata nei secoli. E’ necessario ricordare queste parole per illuminare il presente.

  • Vincolati allo spirito del Concilio Vaticano II e al Patto delle Catacombe con i poveri, ci preoccupano le cospirazioni contro Papa Francesco di chi mantiene il silenzio complice per coprire le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani e dei popoli dentro e fuori la Chiesa. Dimenticano che il Vangelo ci invita a seguire gli insegnamenti e la vita di Gesù per camminare e incontrare la grande famiglia umana e costruire la Pace. Ignorano il Pontefice che – in linea con il Concilio Vaticano II – ci invita a camminare insieme per comprendere i segni dei tempi in un’esperienza di Chiesa Sinodale per incontrarci attraverso la volontà di Dio. I sottoscritti si uniscono, con le proprie idee e il proprio credo a Papa Francesco per porre “l’Amore in Azione”.

Rivolgiamo un appello a tutti i popoli per sostenere nostro fratello Papa Francesco. Alziamo le nostre voci contro gli attacchi dei gruppi conservatori e reazionari che stanno portando avanti una battaglia contro di lui, anche grazie all’appoggio dei gruppi egemonici di comunicazione. Ci appelliamo alle comunità religiose, alle comunità ecclesiali di base, ai movimenti laici, alle organizzazioni sociali, sindacali, politiche e intellettuali e a tutte le e persone e gruppi che hanno senso umanitario per sostenere Papa Francesco nel suo impegno di proteggere il pianeta, creare un mondo più giusto e solidale e costruire la Pace.

Per firmare la petizione: Amore in azione

Chi volesse informarsi sui movimenti politico-religiosi contrari al papa può leggere miei articoli (a tappe) sui prossimi numeri di "Mosaico di pace".

Altri interventi, più ampi, usciranno sul trimestrale veronese "Note mazziane".

Dopo aver letto (per ora in francese) Nicolas Sezène, Comment l'Amérique veut changer de pape, è possibile in gennaio-febbraio vedere un mio testo che dovrebbe forse chiamarsi Chi vuole eliminare papa Francesco,"l'uomo più pericoloso al mondo", curato dall'editrice la meridiana.

Sull'argomento è in cantiere un seminario del Centro Studi di Pax Christi