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Angelo Gatti, Via Pellegrini 17

Angelo Gatti, noto docente della nostra città, che da sempre coniuga la passione per la cultura e l'educazione con l'impegno sociale e ambientalista, ha appena dato alle stampe un testo inatteso. Il volume raccoglie 10 racconti da lui scritti circa trent'anni fa e custoditi per tutto questo tempo nel cassetto della scrivania. Escono solo oggi, accompagnati da “Postille” aggiunte nel 2020 con l'intento di offrire per rapidi flash il proseguo di tante storie, l'eco di relazioni durate nel tempo o di vicende le cui tracce si perdono a un certo punto nel nulla. Una galleria di illustrazioni, riproduzioni di dipinti famosi e foto, incornicia le storie suggerendone garbati commenti e tacite interpretazioni.

In queste pagine “l'Autore – scrive nella prefazione Luigino Cairola – con grande capacità espressiva, unita a forte sensibilità, attenzione e scrupolosità, ritrae dei quadri letterari ad immagine di alcuni personaggi conosciuti nel corso della sua lunghissima esperienza vissuta come insegnante all'interno della Casa di Reclusione di Massa, sita al n° 17 di via Pietro Pellegrini. Si tratta di un'esperienza didattica molto profonda e sentita, quasi unica nel suo genere, a contatto con persone detenute, alcune delle quali protagoniste di atroci fatti di cronaca nera nell'ultimo ventennio del secolo scorso. I personaggi, illustrati e descritti in questi capitoli, non sono soltanto i detenuti, è tutto un mondo, ai più sconosciuto, che riaffiora nel corso di quegli anni scolastici che l'Autore ha vissuto in prima persona e che lo fanno ritenere uno dei maggiori conoscitori, oggi, di uno spaccato di vita sociale che difficilmente fa parlare di sé per quello che accade al suo interno”.

Anche se, come scrive Luigino, “i detenuti protagonisti appartengono ad un mondo che fu e che difficilmente si potranno incontrare di nuovo tra i reclusi del mondo di oggi”, il libro ci consente di entrare all'interno di una realtà che non conosciamo e di sfiorarne l'umanità (e questa nel tempo non cambia) attraverso gli occhi partecipi e non giudicanti dell'autore. Dobbiamo perciò ringraziare Angelo di avere finalmente... aperto quel cassetto della scrivania!

 

M. Stella Buratti

Angelo Gatti, Via Pellegrini 17, gennaio 2021, ed. Ceccotti Massa