Stiamo vivendo giorni di bombardamenti e devastazioni atroci su molte città.
Tragedie che ci richiamano alla Costituzione del Concilio Vaticano II ‘Gaudium et spes’ e alla sua condanna della guerra totale, l'unica condanna in un Concilio ‘pastorale’.
Essa così afferma al n. 80: "Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e con fermezza e senza esitazione deve essere condannato".
Il Concilio continua denunciando la corsa agli armamenti, che preparano gli interventi distruttivi. "E’ necessario pertanto ancora una volta dichiarare: la corsa agli armamenti è una delle piaghe più gravi dell'umanità e danneggia in modo intollerabile i poveri; e c'è molto da temere che, se tale corsa continuerà, produrrà un giorno tutte le stragi, delle quali va già preparando i mezzi”. (n. 81)
Come vescovi successivamente responsabili di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace, più che mai impegnato contro ogni forma di guerra, ma ancor prima come ‘uomini di buona volontà’, mentre deploriamo e condanniamo queste distruzioni che servono ad utilizzare i nostri armamenti e ad esaltare i nostri poteri e le nostre supremazie, chiediamo con forza che cessino queste devastazioni e si usino invece gli strumenti della politica e della diplomazia, forse più faticosi ma rispettosi delle vite umane, da soccorrere non da bombardare, come insiste papa Francesco, il quale pochi giorni fa, col Patriarca Ortodosso Cirillo esortava ‘la Comunità Internazionale ad unirsi per porre fine alla violenza e al terrorismo e, nello stesso tempo, a contribuire attraverso il dialogo ad un rapido ristabilimento della pace civile’.
Dobbiamo pregare, ma dobbiamo anche operare.
Invitiamo tutti ad operare, con la preghiera ed il digiuno, ma anche con l'impegno, la sollecitazione nel denunciare la follia della guerra, anche con manifestazioni, appelli ed esponendo anche le bandiere della pace, come segno visibile di un impegno che scuote ognuno nella propria coscienza.
Firenze, 18 febbraio 2016
+ Giovanni Ricchiuti,
Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti
presidente di Pax Christi
+ Luigi Bettazzi,
Vescovo emerito di Ivrea, già presidente di Pax Christi
+ Diego Bona,
Vescovo emerito di Saluzzo, già presidente di Pax Christi
+ Tommaso Valentinetti,
Vescovo di Pescara-Penne, già presidente di Pax Christi
+ Giovanni Giudici,
Vescovo emerito di Pavia, già presidente di Pax Christi
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