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Contro il priore di Barbiana operazioni meschine e faziose

Vedere usata e strumentalizzata la scuola di Barbiana e la foto di don Lorenzo Milani ci ha indignato.

Pax Christi ha la propria sede nazionale a Impruneta (FI), non lontano da Barbiana. Per noi, e per tantissime altre persone, il priore di Barbiana è un maestro, un testimone, un profeta. Spesso ci rechiamo sulla sua tomba nel piccolo cimitero a Barbiana, come ha fatto anche papa Francesco il 20 giugno 2017.

Condividiamo le parole chiare e nette del card. Betori, arcivescovo di Firenze, intervistato a Radio Toscana riguardo alla conferenza organizzata a Bergamo dal titolo ‘Da Barbiana a Bibbiano’:Non si può accettare che la figura di don Lorenzo Milani, servitore esemplare del Vangelo e testimone di Cristo sia strumentalizzata o peggio offesa, accostando l'esperienza di Barbiana a vicende neppure lontanamente accostabili. Si tratta dell'ennesima distorsione e travisamento che da varie e diverse parti, in maniera ricorrente nel corso dei decenni, è stata fatta e continua ad essere fatta del pensiero e dell'azione di questo nostro sacerdote.”

Sì, l’obbedienza è sempre meno una virtù quando ci viene chiesto di tacere di fronte a volontà così grossolane nel falsificare la realtà.

Don Milani, quando è stato il caso, si è difeso da solo, e non ha certo bisogno delle nostre difese. Chi lo ha conosciuto, letto e studiato sa bene che la testimonianza di don Lorenzo non teme certo operazioni così meschine e faziose. Ci sembrava giusto almeno non tacere!

E invitare tutti non solo al rispetto ma anche allo studio e alla conoscenza della straordinaria esperienza della Scuola di Barbiana.

Su una parete della nostra scuola c'è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: ‘me ne importa, mi sta a cuore’. È il contrario esatto del motto fascista ‘me ne frego’.”

E mentre in questi giorni è stata bruciata per la seconda volta la libreria Pecora Elettrica, nel quartiere Centocelle a Roma, ci piace concludere con qualche frase del cartello che i proprietari della libreria hanno affisso il giorno dopo l’incendio: “… Le cose belle vivono d’amore, so’ miti, silenziose e so’ pazienti... Me riempirò de libri e de cultura: è quello che a voialtri fa paura.”

Firenze, 7 novembre 2019

Pax Christi Italia