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Costituzione e democrazia: la posta in gioco (Domenico Gallo)

[Dalla newsletter quotidiana "Aprile on line" del 13 aprile 2006 (nel sito: www.aprileonline.info).
Lo sviluppo stupefacente dei risultati elettorali delle elezioni del 9 e 10 aprile dimostra che l'Italia è stata sull'orlo del baratro e che il nostro Paese è stato salvato da chi meno ce lo aspettavamo: gli italiani all'estero ed i giovani.
Se il voto degli italiani all'estero ci ha consentito di ribaltare l'effimera maggioranza conquistata al Senato dal centordestra, sono stati i giovani, mutando l'orientamento rispetto alle passate tornate elettorali, che hanno fatto la differenza ed hanno consentito all'Unione di sopravanzare di un soffio il centrodestra, guadagnando quel premio di maggioranza che rende concretamente possibile un governo di centrosinistra per la prossima legislatura.
Se siamo stati ad un passo dalla catastrofe, non possiamo incolpare il fato cinico e baro. Se migliaia o forse milioni di indecisi, all'ultimo momento hanno rotto gli indugi e si sono recati a votare per un governo ed una maggioranza indifendibile, sconfiggendo tutti i sondaggi, i pronostici e gli exit poll, anche questo non è frutto del fato cinico e baro. Adesso che l'orgia dei sondaggi si è placata e le agenzie di manipolazione del consenso hanno spento le luci, le elezioni, con quei voti irriducibili, scolpiti nella schede come sulla pietra, ci parlano dell'Italia come è. Ci dicono un fatto reale, ci raccontano una verità incontrovertibile. Siamo giunti al paradosso che la verità è stata affidata ai comici. Sono stati i guitti, cioè quelle persone serissime che per mestiere fanno ridere gli altri, da Cornacchione a Paolo Rossi, a Nanni Moretti, gli unici che hanno raccontato al popolo italiano la verità sul berlusconismo. Ma non sono stati presi sul serio perché si trattava di comici, anche se costoro - scherzando - ci raccontavano la nostra storia. Invece i leader politici, che per mestiere non devono far ridere ma devono raccontare della cose serie, ci hanno raccontato un sacco di balle per non farci capire niente della posta in gioco. Insomma i buffoni sono stati serissimi ed hanno fatto supplenza ai politici raccontando la verità al popolo italiano, mentre i politici hanno fatto i buffoni (sia detto senza offesa per nessuno), raccontando barzellette.