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Credere nell'uomo, nonostante tutto

Il 2012 è cominciato da poco, portandosi una grossa eredità dall'anno appena trascorso, una feroce crisi economico-finanziaria che, come sempre, è andata a colpire principalmente chi già aveva difficoltà ad andare avanti. L'ondata di freddo e di gelo delle ultime settimane ha completato il quadro già drammatico, mietendo decine di vittime tra i clochard, i senza volto, con una triste new entry: il pensionato. Persone che vivono con meno di 500 euro il mese, da ripartire tra affitti, bollette, cibo, medicine. Anziani soli, abbandonati a se stessi, storie che nessuno conosce, salvo quando divengono tragedie. Qualche giorno fa “La Nazione” ci aveva raccontato ad esempio della signora Olga, una donna di 89 anni rimasta al freddo martedì mattina. Numerose bollette non pagate negli anni  sono divenute  un provvedimento esecutivo nei suoi confronti. Provvedimento scattato con un tempismo perfetto, in piena allerta meteo. Così, mentre a Firenze s’aspettavano i primi fiocchi e con la temperatura già intorno allo zero, inflessibili ufficiali giudiziari si sono recati a casa della donna e le hanno piombato il contatore. Senza riscaldamento, acqua calda e gas per cucinare, Olga ha passato tre giorni e tre notti al gelo. Fino a che un uomo, un misterioso benefattore, non ha provveduto a saldare i debiti della signora. Un gesto splendido, umano, qualcosa a cui davvero non sembriamo più abituati.
Per molti dunque il 2012 è cominciato sotto nefasti episodi, ma è questione di punti di vista.
La tragedia del Giglio, drammatica e terrificante, ha avuto come contropartita una fortissima attestazione di solidarietà da parte di un' intera popolazione, mobilitatasi per apprestare soccorsi.
Il freddo ed il gelo hanno visto scendere in piazza la società civile, a spalare fianco a fianco con l'esercito. A Bologna i clochard sono stati tra i più solerti nel rispondere all'appello del sindaco.
Contro la crisi economica molti oscuri benefattori si stanno adoprando per dare una mano a chi è in difficoltà. Gocce nel mare probabilmente, ma segnali che la politica può e deve leggere. Ai signori delle caste allora, a coloro che fingono di ridurre copiose indennità di 1300 euro, a coloro che intascano 3600 euro per portaborse mai esistiti o pagati al nero, ai magnati della finanza, che surfano sulla grande onda della borsa decidendo il futuro di intere nazioni, a tutti loro, queste storie dovrebbero essere da lezione.
Nella vita possiamo dimenticare di esser fatti della stessa sostanza dei nostri fratelli, di avere gli stessi bisogni e le stesse necessità, possiamo fingere di non comprendere cosa possa voler dire per chi lavora agli alti forni andare in pensione dopo quarant'anni, o non andarci mai a causa di contratti precari come le esistenze di chi li possiede. Questi signori possono fingere di credere alla balla che la modifica dell' articolo 18 sia necessaria, così come possono fingere di credere che spostare milioni di euro in paradisi fiscali non sia un danno per l'intera collettività.
Ma non potranno a lungo non sentire l'eco delle voci di uomini e donne che in questo 2012 rivendicano uguaglianza formale e sostanziale, che credono nell'aiuto reciproco e nel principio della solidarietà. E forse allora i Maya, la loro previsione l'avevano azzeccata: Il 2012 sarà veramente l'anno del cambiamento. La globalizzazione del principio di solidarietà ed uguaglianza. E' di questo che il Paese ha bisogno, non di tecnici e teorici dei massimi sistemi.


Daniela Sgambellone