Il cinismo usa anche i morti. L’assassinio della deputata inglese noBrexit e pro migranti. «Le Borse volano»
di Mario Pancera
Prima della seconda guerra mondiale, nei paesi della campagna lombarda costituiti perlopiù da contadini (piccoli proprietari o braccianti),artigiani e bottegai, quasi tutte le famiglie avevano un cortile col pollaio o la conigliera e qualcuno la colombaia. Con la guerra, alcuni cominciarono ad allevare un porcellino: teneva poco spazio, veniva nutrito con farina gialla, avanzi di cibo, bucce di patate e simili, latte deteriorato. Insomma con quegli scarti della famiglia, che oggi si chiamano «umido» e vengono buttati come spazzatura.
Era un’economia povera e risparmiosa. Il maialino ingrassava e, a tempo debito, veniva chiamato il contadino specialista che con un stilo acuminato lo uccideva. Anche noi bambini eravamo abituati a quella vita: alle donne che tiravano il collo alle galline, evirava noi galletti per farne capponi, e ai pulcini che nascevano da sotto leali della chioccia. La vita e la morte.
«Del maiale non si butta via niente», ci avevano spiegato gli adulti.
Con le budella si insaccavano i salami, con il grasso si facevano i ciccioli da tenere per la merenda o la cena d’inverno, con il pelo, gli zoccoli e gli altri avanzi messi a sciogliere in una pentola bollente si produceva il sapone. La cenere rimasta nel focolare serviva a lavare i piatti e le pentole.
Questi momenti di umanità campagnola mi sono venuti alla mente dopo l’assassinio della deputata inglese Jo Cox, amica dei migranti e dell’unità europea, alle vigilia del referendum pro o contro l’unità di intenti (mercantile e finanziaria, soprattutto) tra Gran Bretagna e Europa. Quando si pensava che gli inglesi avrebbero votato per restare soli (cioè a favore della cosiddetta Brexit) i mercati finanziari e i banchieri del continente cominciarono a perdere colpi, le Borse europee a scendere di giorno in giorno: si parlava di disastro. Il partito dei no-Euro trionfava.
L’assassinio di un essere umano, attribuito a costoro, fu però il colpo che riportò l’euforia nel cortile del grande capitale.
Incredibile. «La Borsa vola», scrissero giornali e annunciarono radio e Tv. Fu un giorno esaltante: il denaro aveva vinto sull’onda del sangue umano. Non ne aveva perso nemmeno una stilla. Non aveva atteso un secondo. Il lutto era stato subito utilizzato come motivo di guadagno. Un omicidio di parte come l’uccisione di un maiale. Una festa. «Non si butta via niente». Il denaro aveva cinicamente usato tutto, senza pudore.
Mario Pancera