Ritengo che torneremo presto alle elezioni... ma ammesso che sia possibile formare un governo senza la Lega ma del solo M5S, che con l'elezione a presidente della Camera di Fico, vanta "una vena di sinistra", dovrebbe affrontare questa realtà:
- lo stato nazione italiana, che ha perso la sua sovranità delegando le scelte di fondo ad organismi internazionali in gran parte privi di legittimazione democratica;
- il mercato globale che è sfuggito ad ogni controllo politico ed ha imposto svendite di pezzi di stato, privatizzazioni, tagli dei diritti e salari, nonché lo smantellamento dello stato sociale;
- Oggi siamo in presenza di una profonda crisi del modello produttivo Fordista, con la frantumazione e precarizzazione del mondo del lavoro... e con un patto sociale sul ruolo della contrattazione, firmato prima del 4 marzo, tra i rappresentanti dei Lavoratori e quelli delle imprese che ha sostituito la contrattazione con un documento corporativo vincolato alle compatibilità aziendali, che di fatto cambia pelle al sindacato riducendolo ad un Ente che gestisce le ricadute negative sui lavoratori delle scelte fatte unicamente dalle imprese;
- la spettacolarizzazione, personalizzazione e mediatizzazione della politica, che ha svuotato i meccanismi di rappresentanza ed anche le competizioni elettorali sono falsate.
In questo contesto, l'unica forma di partecipazione democratica concessa alle masse è quella elettorale... troppo poco in un contesto dove la “casta” tra le elite politica, burocratica ed economica, con manager pubblici e privati, è divenuta classe in rappresentanza dei poteri forti, e che è riuscita a controllare e dominare le amministrazioni e vari governi... sempre in ossequio alla regola secondo cui gli affari possono interferire con i governi ma non viceversa...
In questa realtà se dovesse andare al governo il M5S, per attuare i punti del suo programma dovrebbe ricontrattare il debito pubblico con la UE ... e ridare un ruolo allo stato nelle decisioni economiche, innovative, di sviluppo, di conversione ambientale, di ripristino dei diritti del lavoro, ma le lobby economiche e finanziarie che decidono a livello Europeo e mondiale, rappresentate dalla Troika, con il "cavolo" che permetterebbero che ciò avvenga . In questo contesto, qualcuno pensa che sia la rete a rivitalizzante la democrazia con pratiche di voto orizzontale online, ma ciò significa ignorare che di fatto è proprio la rete che ne sta accelerando il tramonto.
Credo quindi che il M5S, anche se avesse la maggioranza assoluta del 51%, non avrebbe la forza per cambiare nel profondo la realtà economica e sociale del Paese.
Allora Cosa fare?
Bisogna capire che la perdita della possibilità di fare valere i propri interessi e diritti da parte dei Lavoratori e dei cittadini, non passa solo dallo stravolgimento delle regole del sistema politico, che ho ricordato, nonché dalla mancata applicazione della Costituzione... ma dall'indebolimento dei rapporti di forza delle classi subalterne con particolare riferimento alla classe operaia. Un indebolimento che come abbiamo visto anche nelle elezioni del 4 marzo, ne compromette la compattezza e l'identità culturale... in un contesto dove i sindacati non sono più in grado di difendere gli interessi dei lavoratori.
Ritengo quindi necessario prendere atto che ogni spazio al compromesso politico e sociale è chiuso... e nessun governo che abbia intenzione di intraprendere azioni profonde di cambiamento, potrà farlo senza una forte ripresa della lotta di classe dal basso contro la lotta di classe che viene condotta dall'alto...
Quindi la sinistra politica, sociale, sindacale, che ancora c'e... le persone "di buona volontà"... nella consapevolezza che non è più possibile andare avanti cosi... devono cercare di costruire il contenitore politico dei movimenti sociali esistenti, delle RSU, degli studenti, dei partiti esistenti alla sinistra del PD .... e unitamente sviluppare una mobilitazione su 4/5 obiettivi di cambiamento fondamentali come: un piano di investimenti finalizzato al risanamento dei territori e conversione ambientale dell'apparato industriale; ripristino del sistema pensionistico precedente la riforma Fornero; abolizione della legge JOBS ACT e BIAGI per abolire il precariato; negazione ad ogni forma di lavoro gratuito degli studenti ; ripristino att.18...
In sostanza occorre ricreare un sano "odio di classe" contro le ingiustizie sociali e ritornare nelle fabbriche, nelle scuole, nelle piazze.
Umberto Franchi
Lucca, 26 marzo 208