Un viaggio attraverso costumi, usanze, sapori e profumi. Questo e molto di più è l’“Erasmus a Km 0” realizzato lungo tutto l’anno scolastico 2016 – 2017 da “Cantiere per la pace” in collaborazione con alcune scuole superiori del territorio lunigianese. Una vera e propria avventura sensoriale e concreta che verrà festeggiato sabato 6 maggio all’interno del Seminario Vescovile di Pontremoli nel migliore dei modi: la condivisione. Una condivisione che non sarà solo un confronto. Ma un convivere, un respirarsi e un viversi.
Ma che cos’è l’Erasmus a Km 0? Si tratta di un’iniziativa volta ad offrire alle scuole un aiuto per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Un concetto che in un contesto come quello dettato dalla globalizzazione, dai flussi migratori e dal villaggio globale, necessita di sostegno e supporto. Troppo spesso si “cade” nella paura del “diverso”, sulla tensione che si crea quando un qualcosa o un qualcuno di differente da quel che io sono, da quel che io vivo, da quel che io credo, arriva vicino a me, rompendo quell’equilibrio labile che percepiamo, o meglio, vogliamo percepire, nella nostra quotidianità.
Per questi motivi è nato il Cantiere per la pace, una rete locale di associazioni, istituzioni ed individui che hanno deciso di mettere in campo idee e proposte concrete, in grado di favorire relazioni di pace, pratiche di accoglienza e difesa dei diritti universali, grazie ed attraverso iniziative inter-culturali ed eventi di informazione e formazione. Cantiere per la pace ha quindi offerto alla scuola il suo contributo, realizzando un progetto ricco e articolato, che ha visto l’alternarsi di momenti dinamici e di riflessione, di pieno coinvolgimento e più razionali. Gli studenti dell’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, che comprende il Liceo delle Scienze Umane e il Liceo Linguistico di Pontremoli e il Liceo Scientifico di Villafranca, ma anche il Liceo Classico di Aulla, alcuni ragazzi richiedenti asilo dello SPRAR Lunigiana e ospiti del Seminario di Pontremoli, e le ragazze dell’Istituto Penale peri Minorenni di Pontremoli, hanno così incontrato esperti, svolto attività sul territorio. Ma non è mancato anche il lavoro più didattico, fatto sui banchi di scuola.
Perché Erasmus a Km 0? Perché oggi non è necessario salire su un aereo per conoscere usanze, culture e tradizioni differenti dalla nostra. Perché oggi possiamo farlo a scuola, in autobus, a cena, al lavoro. Oggi ci confrontiamo e viviamo con culture altre, con le quali è necessario creare un “INCONTRO”. Un incontro che vada quindi oltre la multiculturalità, per andare incontro all’ interculturalità, al confronto non solo statico ma dinamico e volto ad un incontrarsi, ad un mettere insieme i valori condivisi, ad un riconoscersi. A tutti questi bisogni risponde Erasmus a Km 0, volto anche a favorire il dialogo tra agenzie formative, associazioni e istituzioni, in modo da sollecitare la partecipazione attiva dei giovani all’individuazione e alla risoluzione di problematiche locali.
Il viaggio è stato lungo, con numerose esperienze, incontri e letture. Ogni classe partecipante ha affrontato un tema ben preciso. Le classi terze hanno lavorato su come si costruisce l’identità culturale e più in specifico il rapporto uomo – donna, la famiglia, i bambini, i ruoli e l’immaginario, con interventi di esperti e gruppi di lavoro; le classi quarte hanno affrontato il consumo responsabile dal punto di vista critico ed equo – solidale, con esperti, lavori di gruppo e letture di brani selezionati appositamente; le classi quinte infine, hanno lavorato sul tema dell’impatto della globalizzazione sul contesto socio – economico di alcuni paesi, con gruppi di lavoro incentrati su contesti socio economici di paesi colpiti da fenomeni legati alla globalizzazione.
Ad essere coinvolte poi, anche le classi dei più giovani. Le prime del Liceo Malaspina di Pontremoli infatti, nel mese di novembre, hanno partecipato ad un Orienteering. Una sorta di gara a squadre in cui i giovani studenti hanno fatto “visita” ad alcuni dei luoghi più significativi del comune di Pontremoli rendendoli così più consapevoli della realtà in cui vivono e studiano e soprattutto cittadini attivi e conoscitori della propria storia, origine, legame.
Le giovani dell’Ipm di Pontremoli invece, hanno risposto in maniera entusiasta e del tutto volontaria ad un questionario che gli studenti delle scuole del territorio avevano preparato.
Nel mese di aprile le classi prime hanno vissuto esperienze di orienteering in città su tematiche di cittadinanza interculturale mentre, gli alunni delle terze hanno indagato il modo in cui si sviluppa e si caratterizza l’identità culturale attraverso interviste a persona di differente etnia. Ci sono stati poi incontri di “Musica senza confini” per le classi prime del Liceo di Villafranca e per il biennio del Liceo Classico di Aulla. Semplici dimostrazioni di strutture ritmiche e musicali, a sottolineare come le culture, anche quelle che riguardano la musica, spiegano e raccontano molto dei popoli, con un linguaggio in grado di arrivare a tutti, grandi e piccoli. Per le classi quarta e quinta sabato 6 maggio si concluderà il tutto con un laboratorio di cucina che vedrà la preparazione di una cena multietnica aperta alla cittadinanza con musica e balli. A preparare il gustoso buffet ci penseranno i ragazzi del progetto Sprar Lunigiana e del Seminario Vescovile che, insieme agli studenti di Pontremoli e Villafranca, daranno vita a piatti dei paesi di provenienza dei richiedenti asilo, poi da gustare all’interno del Seminario Vescovile.
Una serata che darà degna conclusione ad una prima fase, a quello che davvero è stato un viaggio, in cui si incontreranno quelli che sono i sapori e i colori che i ragazzi dello Sprar e del Seminario vorranno CONDIVIDERE con tutti coloro che parteciperanno. Un modo per incontrarsi e respirarsi davvero.
Questo è stato Erasmus a Km 0: un’esperienza? Certo. Un qualcosa da portare avanti? Assolutamente. Ma soprattutto un punto di partenza, uno “Start” da premere con tutta la forza possibile per avviare quello che è un percorso da fare tutti insieme.
Sabato 6 Maggio al Seminario Vescovile di piazza San Francesco a Pontremoli tutti sono invitati. È un’occasione per tutti. Non lasciamola scivolare via.