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Fermiamo il massacro in Palestina (Buratti Gino)

Scrivo di getto perché non è più "tollerabile" l'arroganza e la violenza che scientificamente il governo di Israele mette in campo in una operazione che altro non può definirsi che di "pulizia etnica".
Il dramma è che in occidente ormai ci siamo assuefatti ad un livello di violenza assurda, per cui siamo diventati incapaci di indignarci e di reagire.
Non sono tra i sostenitori di Hammas, non condividendo minimamente le posizioni intransigenti e integraliste, ma non possiamo far finta di ignorare che Hammas ha vinto le prime elezioni veramente libere e democratiche in Palestina, e non è certo con le bombe e i massacri che indeboliremo la forza e il consenso di quella organizzazione, come le recenti vicende Afghane testimoniano.
Non condivido nemmeno la scelta di sparare i razzi sui civili israeliani, ma ancor più drammatico è il fatto che ci siamo completamente assuefatti anche alle continue violenze israeliane, l'occupazione sistematica di un territorio, un boicottaggio che ha reso disoccupati il 60% della popolazione di Gaza...
Confesso di essere convinto che per Israele è molto meglio avere di fronte un interlocutore quale Hammas, che non un governo più dialogante, perché, anche con la copertura dell'occidente, in questo modo si vede autorizzato a compiere tutti i crimini che desidera... perché la politica israeliana ha bisogno di odio per affermarsi e non di percorsi lunghi e faticosi di convivenza civile e di costruzione di pace, nel rispetto delle reciproche esigenze.
Si tratta di un'aggressione unilaterale.
La guerra al terrorismo che cela il nostro terrorismo istituzionalizzato, incapace di affermare realmente un parola di giustizia: giustizia che in questo caso significa riconsegnare ai palestinese le terre che gli israeliani hanno scippato a loro.
L'occidente è complice di quanto sta accadendo, lasciando sempre soli i palestinesi in tutte le loro battaglie, fin dalla prima intifada.
Le responsabilità dell'occidente sono infinite... fin dall'inizio quando accettò la costituzione dello stato di Israele senza curarsi di costruire subito anche lo stato Palestinese.
L'occidente è impotente e complice quando accetta la sistematica violazione di ogni forma di diritto internazionale.
L'occidente è complice quando ha taciuto nel totale silenzio l'odioso assedio messo in atto da Israele nella striscia di Gaza, negando cibo, medicine, acqua, carburante, elettricità ad oltre un milione e mezzo di abitanti.

Non possiamo rimanere inerti dinanzi a ciò.
E' possibile proporre come movimenti per la pace un boicottaggio sistematico e totale di tutti i prodotti israeliani? Un boicottaggio dei viaggi turistici in Israele, ad esclusione di quelli nei territori Palestinesi?
So bene che il boicottaggio rischia di isolare anche le forze progressiste che pure in Israele esistono, ma allora possiamo concordare con loro forme di azione e di lotta internazionale per isolare gli autori di questo genocidio?