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Honduras: la povertà è causa e conseguenza

Quando Dulce Marlene Contreras diede vita alla sua organizzazione con sette amiche aveva una sola cosa in mente: aiutare le donne della sua zona rurale dell’Honduras a proteggersi dalla violenza domestica. Figlia di contadini nella regione di La Paz, Marlene era stanca di vedere le donne della sua comunita' sopportare ogni genere di abusi. Nel 1993, Marlene fondo' la "Coordinadora de Mujeres de La Pa" (Comucap, in sigla) per destare consapevolezza attorno ai diritti delle donne. Marlene e le sue amiche cominciarono a costruire rifugi per donne maltrattate e ad istruire le donne della comunita' sui loro diritti umani, di modo che potessero lottare per se stesse.
Con il tempo, Marlene noto' che qualcosa mancava. Mentre il lavoro summenzionato era di certo critico, lei capi' che per ridurre la violenza contro le donne la Comucap doveva occuparsi anche di un problema che stava alle radici: la poverta'. "Fintanto che le donne non saranno piu' forti economicamente non saranno in grado di sfuggire davvero all’abuso", dice Marlene.
Vedere questa connessione cambio' il modo in cui la Comucap lavorava. Assieme ai seminari sui diritti umani, l’organizzazione comincio' ad istruire le donne su come coltivare in modo organico caffe' ed aloe vera, il che permise alle donne di guadagnare qualcosa per le loro famiglie.
Inizialmente, la reazione della comunita' fu ostile: il rafforzamento economico delle donne veniva descritto come una minaccia alle famiglie. Ma mentre i programmi della Comucap si espandevano, Marlene e le sue amiche ne registrarono i risultati: piu' le donne guadagnavano, piu' erano in grado di difendersi all’interno delle case. La comunita' inizio' a vedere l’organizzazione come economicamente rilevante, e sempre piu' donne cominciarono a prendere decisioni condivise con i propri mariti e a proteggere i propri diritti ed i diritti dei loro bambini.
Oggi la Comucap fornisce un impiego a piu' di 250 donne della comunita' rurale. E la violenza domestica, come Marlene e' orgogliosa di riportare, si e' drasticamente ridotta. Il loro successo e' importante, perche' al mondo una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale o altro genere di abusi durante la sua vita, con picchi del 70% in alcuni paesi.
Cio' che molte persone non capiscono e' che la violenza contro donne e bambine e' una causa primaria, ed allo stesso tempo una primaria conseguenza, della poverta' delle donne. Le donne sono la maggioranza dei poveri nel mondo, vivono con meno di un dollaro al giorno e la violenza che devono fronteggiare le mantiene povere. Gli abusi impediscono alle donne di avere un’istruzione, di andare al lavoro, di guadagnare cio' di cui hanno bisogno per sollevare le loro famiglie dalla poverta'. Dall’altro lato, la poverta' significa per le donne non riuscire a sfuggire alla violenza, e cio' diventa un circolo vizioso che non permette alle donne di costruire esistenze migliori per se stesse e per i figli.
La buona notizia e' che esistono migliaia di organizzazioni locali come la Comucap, che lavorano all’interno delle proprie comunita' per dar sostegno alle donne che si trovano in situazioni violente, per aiutarle ad aiutare se stesse, e per cambiare gli atteggiamenti culturali che perpetuano la violenza nelle comunita'. Ogni paese e' diverso, e le organizzazioni locali sono quelle equipaggiate al meglio per contribuire a mettere fine all’epidemia globale di violenza.
Una delle cose migliori che possiamo fare oggi e' sostenere questi sforzi.

Fonte: Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo