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Il balordo, il nuovo governo, l'euroatlantismo

Uno spaesato piccione lombardo , aveva la pretesa di andare a rapide elezioni in autunno, ed ottenere i pieni poteri forte dei sondaggi elettoralistici ed affollati comizi balneari sulle spiagge di Milano Marittima… Da buon cialtrone si riprometteva di formare presto un governo di estrema destra andando a nominare anche il prossimo residente della repubblica ed il CSM.

Vedere oggi davanti il Parlamento, Salvini ringhiare con il tricolore ed i bracci fascisti alzati nel saluto romano, senza più fare il ministro degli interni o come dice Saviano “della Malavita”… è sicuramente un sollievo … ma ciò che Salvini ha seminato in 14 mesi di governo non è un “piccolo incidente d percorso … perché Salvini non è l’unico colpevole dell’imbarbarimento della società, ma è il sintomo rappresentativo di una società che è imbarbarita.

Una società che è frantumata, individualizzata, diventata più egoista, squassata nel profondo , a causa di uno sviluppo capitalistico che ha tolto (tagliato) diritti, salari, pensioni, stato sociale, con salari e pensioni di fame ed una crisi economica sviluppata dal 2008 fatta pagare a tutti i ceti subordinati più deboli e con una nuova recessione alle porte.

Se non si capisce che l’imbarbarimento anche culturale e frutto di ciò che è successo nel nostro Paese negli ultimi 30 anni attraverso politiche liberiste a favore del mercato e della speculazione, che hanno creato precarietà, grandi disuguaglianze sofferenze, sfiducia, e se non si cambia nel profondo… continueranno ad esserci sempre più persone che non vogliono i migranti… che penseranno si “si salvi chi può”.

MA IL NUOVO GOVERNO E’ COSCIENTE DI CIO ?

Dal discorso fatto da Conte in parlamento, ho l’impressione che si parli di u programma riformista , vago e con molte lacune, ad esempio : si insiste nel voler differenziare le autonomie regionali… non si dice niente sulle pensioni… si parla in modo generico di salario minimo e di riduzione delle tasse, non si dice niente di ripristino dei diritti del lavoro… si parla di beni comuni ma non si parla di ripubblicizzazione delle imprese strutturalmente importanti e svendute ai privati… si accenna alla necessità di una riforma elettorale e rispetto della Costituzione in modo generico… Comunque è un programma che forse poteva andare bene 30 anni fa ma oggi a me sembra molto insufficiente…..

- Inoltre ci sono tre gravi lacune, due programmatiche ed una di schieramento internazionale:

  1. Pensare di spostare risorse verso gli investimenti su infrastrutture, ambiente, lavoro senza mettere una patrimoniale a quel 10% di italiani che detiene il 55% di tutta la ricchezza è un regalo alla borghesia ed un prendere in giro i ceti medi/bassi, perché non ci sarà mai vera lotta alle disuguaglianze;

  2. Pensare che i problemi economici e sociali presenti oggi in Italia sia possibile risolverli chiedendo all’Europa un pò più di flessibilità, un po meno austerità , però rispettando le regole del Compact fiscal con il perseguimento del pareggio di bilancio, con il non superamento della soglia strutturale dello 0,5%, con la riduzione del debito pubblico di un ventesimo ogni anno, del debito eccedente il 60% del debito reale... è pura illusione…. E continueranno a mancare le risorse necessarie per fare investimenti innovativi e la conversione in termini ecologici dell’economia;

  3. Sostenere come ha fatto Conte, lo schierarsi del governo in modo appiattito sull’Euro-Atlantismo, in un contesto di contesa mondiale , con l’ America di Trump che oltre a fare la guerra dei dazi alla Cina, sta anche preparando la guerra bellica con nuove armi atomiche e rafforzamento di tutte le basi Nato e USA in Italia e nel mondo , è da scellerati… conte avrebbe dovuto distinguersi nelle politiche estere dell’Italia.

Il nuovo governo nasce comunque con il consenso ed una grande aspettativa di gran parte della popolazione (forse la maggioranza) … ma non è una cambiale in bianco…e non durerà molto se non ci saranno reali cambiamenti…

Quello che veramente manca è un forte movimento di lotta rivendicativo nelle fabbriche, nelle scuole, nei territori, nel Paese… Credo che serva una mobilitazione sociale ampia , determinata, diffusa… senza movimenti che incalzino sia il governo che le imprese , temo che non ci sarà alcun reale cambiamento …

E’ la costruzione di contropoteri dal basso capace di incidere sull’agenda politica per costruire un percorso di vero cambiamento sociale, civile, culturale, politico che manca… ed anche il sindacato (Cgil Cisl Uil) arranca… balbetta, ma non sa cosa fare… e se nel Paese non riusciremo a costruire un vasto movimento di lotta rivendicativo in grado di fare conquiste sociali valide , alle prossime elezioni “Capitan Fracassa” e la destra più reazionaria potrebbe nuovamente vincere .

Umberto Franchi

Lucca, 9 settembre 2019