In questi giorni mi è capitato di leggere su siti
cattolici un articolo che era una specie di decalogo sul quale erano invitati a
riflettere i credenti per prepararsi alle elezioni politiche prossime venture.
Questo decalogo riprendeva alcune leggi, o proposte di legge, o anche semplici
fatti che sono avvenuti durante i due anni di Governo Prodi: DICO, CUS, legge
40, sperimentazione embrioni, Papa alla Sapienza, e così via.
Le conclusioni invitavano i cattolici a pensare seriamente
chi votare, perché il governo Prodi è stato il governo che più nella storia ha
portato avanti iniziative di marca anti-cattolica.
Io che sono cattolico e
praticante, fedele alla Chiesa e a Cristo, leggendo questo articolo, inizio a
riflettere, e a pensare alle legislature che ho vissuto con interesse diretto
(ho 25 anni, e quindi purtroppo posso fare riferimento solo al recente Governo
Prodi e al precedente Governo Berlusconi).
Negli ultimi due anni, ammetto
che ci sia stato un forte scontro su questi temi fra laici e cattolici, ma mi
viene anche da pensare che in fin dei conti, i provvedimenti legislativi in
merito sono una minoranza nei confronti di tutte le leggi che in una
legislature vengono discusse e votate. Quindi, come cattolico, mi chiedo: Ma
una legge, la devo leggere sotto il “filtro cattolico” solo se parla di coppie
di fatto, aborto, embrioni, famiglia, oppure devo applicarlo anche a tutte le
migliaia di leggi e leggine di cui si rende protagonista il parlamento in tutto
il suo lavoro?
Io penso che il famoso filtro sia
necessario utilizzarlo sempre, anche perché il Magistero riprende molti ambiti
della vita sociale e politica, e quindi provo a utilizzarlo anche per altre
leggi, o comunque per altre situazioni politiche presenti nella mia memoria.
Mi viene in mente la legge
Bossi-Fini: sfido chiunque a trovare in essa un qualsiasi punto di incontro con
il Magistero della Chiesa.
Oppure la legge sulla
depenalizzazione del falso in bilancio: gia di per se non mi sembra che renda
conto della necessaria idea di giustizia che uno Stato dovrebbe proporre, e se
poi penso che proprio qualche tempo fa è servita a far assolvere (!) il presidente del Consiglio
che governava al tempo…
Subito dietro a questa vengono
varie leggi in materia di giustizia come quella sul legittimo sospetto, sulle
rogatorie, la legge Pecorella,… e tante altre, guarda caso tutte utili al gia
citato ex-Presidente del Consiglio. Moralmente, per un cattolico, era giusto
votarle?
Parlando di pace, come non
considerare l’appoggio alla guerra preventiva di Bush, contro la quale Papa
Giovanni Paolo II si era chiaramente e fortemente espresso?
Purtroppo questo elenco soffre
della mia poca memoria e anche incompetenza, ma penso che si possano aggiungere
tante altre situazioni che si sono verificate nella legislatura dal 2001 al
2006 e che erano in netto contrasto con il Magistero della Chiesa.
Ho scelto apposta questa
legislatura perché in parlamento, e quindi a votare le leggi portate a esempio,
c’erano gli stessi parlamentari che oggi si presentano alle elezioni spalmati
in vari partiti da Storace a Casini, proprio quel gruppo di partiti che, in
maniera ipocrita, si fa portatore di valori cattolici, e che l’articolo citato
all’inizio, seppur indirettamente, sostiene.
Concludendo, io non mi permetto
certo di dire che il cattolico deve votare a destra o a sinistra, e neanche che
Prodi abbia seguito il Magistero, ma semplicemente vorrei invitare i cattolici
che il 13 e il 14 Aprile andranno alle urne, di attivare il “filtro cattolico” in
tutti i campi della politica, affrontando tematiche che si, affrontano la vita
e la famiglia, ma anche la giustizia, la pace, la solidarietà, e che guardino
al bene comune, non all’interesse privato.
MARCO LEORIN