La Consulta Islamica accetta la proposta di stesura di una "carta dei valori e dei principi", quale documento condiviso per costruire un islam italiano e critica l'atteggiamento dell'Ucoii.
Come preannunciato una decina di giorni fa, il Ministro dell'Interno AMATO ha presieduto ( il 28 c.m.) la quinta riunione della Consulta per l'islam italiano, sollecitata da più parti dopo le polemiche innescate dall'iniziativa dell'Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii), componente la Consulta stessa, che ha fatto pubblicare in una pagina a pagamento sui quotidiani del gruppo Monti un testo dal titolo: ''Ieri stragi naziste, oggi stragi israeliane'' al fine di ''informare e testimoniare'' sulla guerra tra Libano e Israele concludendo il documento con la grave affermazione ''Marzabotto=Gaza=Fosse Ardeatine=Libano' . Aprendo i lavori il ministro ha fatto riferimento proprio alla lettera inviatagli, al riguardo, dal Presidente dell'Ucoii, Mohamed Nour Dachan, nella quale, sottolineando che il citato testo pubblicato su alcuni giornali voleva solo essere di critica a Israele e non antiebraico, ammetteva un errore di comunicazione.."Da parte nostra - si legge nella missiva - non c'era nessuna intenzione ad identificare il popolo ebraico contemporaneo e tanto meno l'ebraismo nel suo complesso con lo Stato d'Israele, che in quanto formazione storica e terrena non può non assumersi le responsabilità delle sue azioni". II Ministro, nel prenderne atto, ha sottolineato tuttavia che non si è trattato solo di un problema di comunicazione, ma dell'affermazione di una tesi comunque inaccettabile. e ha comunque ribadito la sua ferma condanna dell'episodio. Ed è in tale contesto che è emersa la sua proposta di elaborare una 'carta dei valori e dei principi' che sarà sottoposta alla firma dei componenti della consulta, su cui costruire l'islam italiano. Il Ministro ha quindi esposto i temi che a suo avviso questo documento dovrà mettere a fuoco, invitando tutti i partecipanti a formulare le loro riflessioni in merito, in una futura riunione della Consulta, alla quale saranno invitati a partecipare anche esponenti del mondo della cultura e del diritto. E'da evidenziare che nel corso della riunione tutti i partecipanti, anche se con toni diversi, hanno espresso un giudizio fortemente negativo sul comunicato dell'Ucoii e si sono detti d'accordo con la procedura per arrivare a sottoscrivere la carta mentre Dachan, pur dichiaratosi pronto a incontrare la comunità ebraica, si è rifiutato di associarsi al giudizio fortemente negativo sul suo operato, comportando al riguardo la reazione del vicepresidente della Coreis (Comunità religiosa islamica), Yahya Sergio Yahe Pallavicini, che ha precisato che "questa posizione non sarebbe stata senza conseguenze". La strada dell'Ucoii, come già accennato fin dalla nascita dell'organismo voluto dal Ministro Pisanu, nell'ambito della Consulta, non sarà priva di ostacoli, soprattutto dopo la chiara presa di posizione degli altri membri. Attendiamo le prossime riunioni!
CLAUDIO BRAGAGLIA
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LA CONSULTA ISLAMICA PRENDE LE DISTANZE DALL'UCOII! (Claudio Bragaglia)
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