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La poverta’ , la ricchezza e le disuguaglianze di classe : cosa fare?

Secondo l’indagine condotta dall’Ocse , l’Italia è l’unico Paese Europeo dove nell’arco degli ultimi 30 anni lo stipendio annuale medio di chi ha un lavoro dipendente , è diminuito del 2,9%, quello delle pensioni del 15%, mentre gli stipendi dei “top manager” sono incrementati fino a 649 volte quello di un operaio.

I dati Istat ripresi anche dalla Caritas ci dicono che nell’arco di 15 anni (2007 2022) in Italia poveri assoluti che non hanno cibo a sufficienza sono triplicati passando da 1,8 milioni a 5,6 milioni di persone, quelli che sono a rischio povertà assoluta e non arrivano alla fine de mese sono passati da 5 milioni a 15 milioni di persone .

L’analisi della povertà fatta dalla Caritas ci dice anche che il 60% dei poveri sono tramandati dai padri ai figli, in modo ereditario: così come erano poveri i genitori sono poveri ... mentre i figli di coloro che erano già ricchi si sono arricchiti ulteriormente con il 10% della popolazione ricca che detiene il 55% di tutta la ricchezza esistente in Italia, mentre un 20% di popolazione deve accontentarsi del dell’ 0,40% della ricchezza esistente.

Nell’anno 2021, nonostante la ripresa economia i poveri che si sono rivolti ai 2.800 centri d’aiuto della Caritas sono aumentati del 7,8%.... ed una fetta importante dei nuovi poveri (46%) sono persone che hanno un lavoro quasi sempre precario e con “paghe di merda” che non c’è la fanno a sollevarsi sopra la soglia dell’indigenza.

L’Istat ci dice anche che il 48% dei giovani figli di genitori con un’occupazione, ha registrato un peggioramento delle condiziono economiche e di lavoro dei propri “padri”... inoltre il 67% di chi è nato da genitori che avevano solo fatto la scuola dell’obbligo , è destinato a non andare oltre la terza media.

ORA tutto ciò non dipende dal destino cinico e baro, ma dipende dal fatto che:

  1. negli ultimi 30 anni , la Confindustria e tutte le Associazioni padronali, anziché rischiare i propri capitali negli investimenti innovativi di processo e di prodotto, per risparmiare sui costi ,hanno ridotto i salari, i diritti, le sicurezze sul lavoro, i servizi sociali, le pensioni;

  2. con i governi di centrodestra e centrosinistra che si sono messi al servizio delle imprese aiutando gli imprenditori nelle loro scelte, attraverso leggi infami che hanno tolto la scala mobile, le pensioni dignitose, i diritti sociali e sindacali a chi lavora ed ai pensionati, ridotto in modo penoso la sanità e la scuola pubblica... nonché hanno svenduto ai privati i beni comuni dello Stato, con gravi danni al 90% della popolazione;

  3. Dalle Organizzazioni sindacali, che anziché sviluppare il conflitto a salvaguardia delle conquiste sociali dei lavoratori si sono adagiati sul solito “tran Tran” finendo per diventare strumenti che non contrattano più il come, con quali investimenti ed il per cosa si lavora, diventando i gestori in termini assistenziali delle ricadute negative delle scelte fatte dalle aziende e dai governi.

Ora siamo arrivati al punto che La Commissione Europea ed i governi nazionali per garantire in termini ideologici il liberismo nei mercati, permettono agli sciacalli speculatori di aumentare i prezzi del gas ed energetici anche del 1000% ... con l’aumento delle bollette , si mangiano almeno un terzo dei salari e metà delle pensioni... ma non basta sta anche per arrivare una tempesta con la cassa integrazione o i licenziamenti, a causa della chiusura di molte aziende che per via dell’alto costo energetico non sono più in grado di produrre e chiudono.

Ma non c’è fine al peggio... in quanto il nuovo governo che sta per nascere liberista e di destra, ha già annunciato che vuole ridurre ulteriormente le tasse ai ricchi attraverso la Flat tax con un ulteriore danno ai poveri con tagli dei servizi e del sociale... ha già annunciato che vuole l’autonomia differenziata con ulteriori danni alla sanità e scuola pubblica... vuole togliere o peggiorare il reddito di cittadinanza.

Non è più possibile andare avanti cosi... Dobbiamo risvegliare il sindacato e comunque sviluppare un movimento dal basso che si batte nelle fabbriche, nelle scuole, nei territori ed a livello generale , richiedendo un incremento del 30% dei salari e pensioni e il blocco delle tariffe e prezzi .... dobbiamo rifiutarci di pagare le bollette del gas e della luce bruciandole , fino a quando non verranno bloccate a come erano nel 2020.

Facciamo come in Francia dove nonostante la situazione di chi lavora sia molto migliore che in Italia, da circa un mese scioperano per ottenere il blocco delle tariffe prezzi ed incrementi salariali.

Umberto Franchi

Lucca, 18 ottobre 2022