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Lavoro e diritti: partecipa anche tu alla manifestazione a Roma del 25 ottobre

Il 25 ottobre noi saremo con quel popolo che porterà in piazza, a Roma, la nostra stessa idea di lavoro.

Per noi il lavoro che non c'è è la vera priorità e quello che ci aspettiamo dal Governo è che produca politiche in grado di moltiplicare le occasioni di lavoro e di proteggere il lavoro che c'è.

Per noi il lavoro è la vera ricchezza di un Paese e chi lavora non è uno strumento usa e getta ma un protagonista attivo e pensante, che esprime se stesso nel processo produttivo a cui partecipa.

Per noi il lavoro non si crea modificando le regole che lo tutelano ma facendo rispettare le leggi che ci sono, in modo che gli imprenditori onesti non subiscano la concorrenza di chi agisce in modo scorretto, di chi corrompe, di chi evade o di chi incentiva il lavoro nero.

Per noi il lavoro precario deve essere superato davvero, eliminando quei vantaggi che in questi anni hanno spinto le imprese ad utilizzare le forme contrattuali più penalizzanti per chi lavora.

Non siamo disponibili a rassegnarci all'idea che rinunciare ai propri diritti e alla propria dignità sia necessario per risollevarsi dalla crisi,

Dalla crisi si esce se si recupera una vera coesione sociale, se si batte l'evasione, se si modernizza davvero il Paese investendo nella banda larga, nella formazione dei giovani e dei meno giovani, nei servizi alla persona, nella difesa del suolo e dell'ambiente, nei beni culturali che sono la ricchezza dell'Italia: noi che abbiamo questa idea di Paese non pensiamo che la via giusta per realizzarla sia comprimere ancora i diritti dei lavoratori e puntare a dividere il mondo del lavoro.

Porre al centro del dibattito la questione della libertà di licenziare senza che i giudici se ne immischino non è certo un messaggio che va nella direzione della ricerca della coesione sociale.

Se l'Europa fin qui ha proposto ricette che non hanno fatto che prolungare la crisi, dobbiamo avere la forza di proporre ricette diverse.

In Europa sono già molti quelli che fanno le nostre stesse valutazioni e comprendono che si deve cambiare politica.

Dobbiamo diventare maggioranza nel Paese e nel continente perché ne va del nostro futuro.

Per questi motivi scenderemo in piazza a fianco della CGIL, nella quale riconosciamo uno dei soggetti che possono contribuire alla crescita dal basso di un progetto per il Paese davvero moderno e solidale.

Ultim'ora:

Dalla provincia di Massa-Carrara partiranno 17 pullmans per un totale di 880 partecipanti