Ci rivolgiamo ai Sindaci dei Comuni dell’ATO 1 che martedì prossimo, 10 agosto, si riuniranno in Assemblea per decidere sulla gestione del servizio idrico e sulle sorti di GAIA S.p.a, per ricordare loro che la gestione dei beni comuni è responsabilità esclusiva delle comunità che li condividono.
Queste comunità sono rappresentate dai Consigli Comunali e dagli stessi cittadini che direttamente si esprimono nelle forme della democrazia partecipata.
Sulla gestione dell’acqua nei Comuni di Lucca, Massa Carrara e Pistoia i cittadini non sono coinvolti e i Consigli comunali non sono stati informati, non hanno discusso e non si sono pronunciati sulle scelte che sono all’ordine del giorno della prossima Assemblea dell’ATO1.
Se il 10 agosto i Sindaci prendessero una decisione che peserà enormemente, per decenni, sui cittadini e sulle comunità locali, farebbero una scelta gravissima, di privatizzazione della democrazia rappresentativa e di avvio della privatizzazione nella gestione dell’acqua, a pochi giorni dalla consegna di oltre 1.400.000 firme - di cui 20.000 raccolte nelle provincie di Massa Carrara, Lucca e Pistoia, - per i tre quesiti referendari per l’acqua pubblica e dopo il riconoscimento, il 28 luglio, da parte delle Nazioni Unite dell’accesso all’acqua come un Diritto dell’Umanità.
Per queste ragioni sollecitiamo i Sindaci a riflettere e ad ascoltare i Consigli Comunali e i cittadini, prima di adottare atti che avranno conseguenze gravi per le nostre comunità e da cui difficilmente si potrà tornare indietro.
Chiediamo coerenza a Sindaci, agli Assessori e ai Consiglieri comunali che hanno fatto propria la battaglia in difesa dell’acqua pubblica così come i Sindaci i cui Consigli comunali hanno deliberato la non rilevanza economica del servizio idrico, tramite atti di indirizzo o di modifica degli statuti comunali, affinché raccolgano la volontà dei loro cittadini di ‘non vendere l’acqua’ e la rappresentino presso gli altri Sindaci con cui in questi giorni sono impegnati a decidere le sorti del Servizio Idrico dell’ATO 1.
A tutti i Sindaci dell’Ato1 chiediamo:
- di non prendere alcuna decisione nell'Assemblea del 10 agosto, in assenza del pronunciamento democratico dei Consigli comunali;
- di convocare i Consigli comunali dell’ATO1 cui spetta istituzionalmente rappresentare le comunità di Massa Carrara, Lucca e Pistoia e chiediamo che siano Consigli comunali aperti per dare voce alla domanda di partecipazione diretta dei cittadini, titolari del diritto all’acqua - sancito anche dalla recente risoluzione dell’Onu - e quindi del diritto di pronunciarsi sulla gestione dei servizi idrici da cui tale diritto dipende concretamente;
- una moratoria immediata delle procedure che aprono GAIA agli interessi dei privati, perché decisioni che condizioneranno per decenni il bene comune-acqua non si possono prendere nell’incertezza generale di questo quadro legislativo. GAIA è destinata alla chiusura fra 5 mesi; lo stabilisce una sentenza del TAR toscano. Al contempo la normativa nazionale ha decretato il superamento degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) entro i quali si gestisce attualmente il servizio idrico; intanto sul Decreto Ronchi incombono un ricorso di costituzionalità delle Regioni e il referendum del popolo dell’acqua. Si aggiunga la grave emergenza ambientale dei nostri fragili territori.
Nella civile Toscana della legge sulla partecipazione Governatore, Sindaci e loro delegati non possono decidere sull’acqua senza il mandato diretto dei Consigli Comunali che rappresentano le proprie comunità.
Lì, 5 agosto 2010
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua Toscana Nord