Pubblichiamo questa lettera circolare dell'Associazione "Liberarsi" per condividere la loro attività sulle problematiche dei detenuti. In particolare questa lettera è centrata sulla diffusione del giornale "mai dire mai" e sullo sciopero della fame del 1 e del 10 dicembre
Mai dire mai: Lettera circolare novembre 2009
Care amiche e cari amici,
stiamo arrivando alla fine dell’anno e mandiamo questa lettera-circolare a circa 300 detenute e detenuti per posta prioritaria e alla nostra lista di amiche e amici fuori dal carcere tramite mail.
Per quale motivo abbiamo ritenuto necessario questa riflessione a voce alta?
Con alcune/i di voi abbiamo un rapporto continuato, con molte/i invece ci sentiamo di rado. È importante che facciamo un pò il punto della situazione.
Partiamo dalle ultime iniziative:
1) L’uscita del primo numero stampato di “Mai dire mai”. Chi ci ha scritto (non molti, come speravamo) ha soprattutto messo in evidenza gli aspetti positivi dell’iniziativa. Ora stiamo preparando il secondo numero che riceverete nella prima settimana di dicembre. Avrà otto pagine in più che saranno un inserto intitolato “Voci dal carcere” (con vostri scritti: lettere, poesie, racconti, denunce, notizie …). Le normali sedici pagine saranno dedicate ai nostri temi: ergastolo, 41 bis, tortura, ecc … IL GIORNALE È UNO STRUMENTO IMPORTANTE. DEVE MIGLIORARE. DEVE AUTOFINANZIARSI.
Per questo forza! Dobbiamo trovare 200 detenuti che mandano 10 euro sul nostro contocorrente o se gli è impossibile (o difficile) ci facciano avere 10 euro in francobolli. La realtà attuale è che ad oggi sono 29 le persone che hanno mandato l’abbonamento (9 sono dal 41 bis di Tolmezzo, uno dal 41 bis di Cuneo, 4 da Carinola, 3 da Spoleto,2 da Bologna, 1 da Saluzzo, 1 da Voghera, 1 da Secondigliano, 1 da Rossano Scalo, 1 da Bollate, 1 da Opera, 4 persone esterne). In alcune sezioni sono stati raccolti dei bolli che ci sono stati inviati (e anche questi sono segni importanti e che permettono ad una piccola esperienza come la nostra di andare avanti). Come possiamo pagare 960 euro che è il costo del primo numero e che scade a fine dicembre? Siamo del tutto incoscienti nel caricarci di un debito ulteriore e più grosso (perché ci sono anche otto pagine in più) facendo uscire un secondo numero? No, non lo crediamo. MA BISOGNA CAPIRE CHE È IMPORTANTE CHE IL NOSTRO GIORNALE ESCA, CHE VENGA LETTO DENTRO LE CARCERI E FUORI DALLE CARCERI. Dobbiamo quindi trovare anche all’esterno 200 persone che mandano 10 euro per il giornale, chiedete abbonamenti a parenti, amici, volontari del carcere, ecc … Volentieri manderemo 5/10 copie del giornale alla vostra famiglia che le diffonda nella zona dove vive. Pensiamo alle difficoltà che avranno i detenuti in 41 bis. Per loro e per tutti quelli che stanno leggendo questa lettera: potete anche farci avere nomi e indirizzi di persone a cui noi spediremo una copia o più copie del giornale.
2) Giornata di incontro a Firenze del 19 ottobre su: La tortura nelle carceri italiane. È stato un incontro positivo, partecipato da varie persone, le relazioni sono state importanti e ne faremo un libro (quando uscirà? È una domanda a cui non sappiamo rispondere ora, siamo troppo pochi che anche all’esterno ci dedichiamo con una continuità a questo impegno). Ci rivolgiamo a chi ha figli all’esterno, ha giovani da coinvolgere (giovani anche di spirito, quindi fino agli 80 … anni), è l’ora che si diano una mossa! Incontri, dibattiti, organizziamone ovunque. Noi faremo il possibile per esserci. Un circolo dell’Arci o delle Acli, una parrocchia o una chiesa evangelica, una sezione di un partito o un’associazione culturale, un centro sociale o un collettivo anarchico, tutte sedi possibili per parlare di ergastolo, di 41 bis, di carcere. Dobbiamo creare 10, 100 luoghi e momenti di dibattito e 10, 100 azioni esterne. Banchetti con il giornale, con i nostri volantini, le nostre iniziative, ma anche striscioni … impariamo …
3) Sciopero della fame nazionale l’1 dicembre e il 10 dicembre nelle carceri e nel territorio. Sono due giornate di mobilitazione.
Nelle carceri facciamolo sapere alla direzione con chiarezza, è un nostro diritto, di soggetti coscienti e “liberi”, rifiutiamo il carrello e quelli che possono e vogliono facciano digiuno. Che i nostri crampi si uniscano con le sofferenze dei nostri familiari, dei nostri amici, di coloro che credono in un futuro più legale e più umano e, per favore, comunicatelo anche a noi che lo possiamo scrivere sul nostro e su altri siti, sul nostro e su altri giornali. È un modo di contarci, di sapere quanti siamo oggi, di quanta strada abbiamo ancora da percorrere per diventare sempre di più.
Dove è possibile facciamolo sapere a tutti i detenuti e a tutte le detenute perché il fatto che l’art.27 della Costituzione non sia realizzato riguarda certamente gli ergastolani, i reclusi nelle sezioni a 41 bis e ad alta sicurezza, ma riguarda anche i tanti immigrati, i tanti tossicodipendenti, i tanti, troppi che muoiono uccisi come sappiamo dalla cronaca di questi giorni.
Questa lettera circolare fatela girare e fatela conoscere con i vostri limiti (ai compagni in 41 bis chiediamo di parlarne all’aria con il loro gruppo, agli amici nelle sezioni alta sicurezza ne discutano in sezione e così via e che “radio carcere” funzioni dentro e fuori dalle galere).
Facciamo sapere di queste due giornate ai nostri familiari e amici.
Buon lavoro!
A TUTTI CHIEDIAMO DI RIEMPIRE IL FOGLIO CHE VI SPEDIAMO. INVIAMO 300 LETTERE … CONTIAMO DI RICEVERE DALLE CARCERI ALMENO 600 LETTERE DI RISPOSTA ! (LE VOSTRE PIÙ ALMENO QUELLA DI UN VOSTRO AMICO).
E POI TANTE RISPOSTE DALLE VOSTRE CASE, DAI VOSTRI PAESI, DA CHI RICEVE LE NOSTRE MAIL.
SE CI SIETE FATEVI SENTIRE
Un abbraccio
Christian De Vito, Beppe Battaglia, Giuliano Capecchi, Carmelo Musumeci, Alfredo Sole
RINVIATE QUESTO FOGLIO A:
ASSOCIAZIONE LIBERARSI
via Tavanti, 20 – 50134 Firenze
RISPONDETE ALLE DOMANDE !
Il sottoscritto, nome ………………………………………. cognome……………………………………………………………. Nato a …………………………………………………… il …………………… dichiara:
[ ] di aver letto il giornale “Mai dire mai” di ottobre 2009 e di ritenerlo un giornale:
[ ] utile
[ ] da giudicare solo dopo i prossimi numeri
[ ] inutile
[ ] di non aver letto il giornale “Mai dire mai” di ottobre 2009 e per questo chiede di
[ ] riceverne: una copia
[ ] più copie (indicare quante) ..........
[ ] chiede di ricevere altre copie del numero di ottobre 2009 (indicare quante) …........che distribuirà chiede che il giornale sia spedito ai seguenti nomi ed indirizzi (detenuti, amici, familiari…) ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… (puoi continuare a scrivere nomi ed indirizzi sul retro di questo foglio) chiede che gli vengano inviate 1 copia, 5 copie, 10 copie… del prossimo numero di “Mai dire mai” del dicembre 2009…………………………………………………………………….
[ ] dichiara che invierà notizie, scritti, poesie, idee per partecipare e migliorare il giornale
[ ] sì
[ ] no
dichiara che aderirà agli scioperi della fame dell’ 1 dicembre e del 10 dicembre
[ ] sì
[ ] no
chiede di essere iscritto come socio dell’Associazione Liberarsi per l’anno 2010
[ ] sì
[ ] no
Vostri ulteriori suggerimenti sulle lotte da intraprendere nei primi mesi del 2010: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Queste risposte devono essere rinviate a: Associazione Liberarsi – via Tavanti, 20 – 50134 Firenze
ADESIONE SCIOPERI DELLA FAME DELL’1 DICEMBRE E DEL 10 DICEMBRE 2009
Al direttore del carcere di ……………………………………………….
I sottoscritti dichiarano che parteciperanno agli scioperi della fame dell’1 e del 10 dicembre 2009.
L’1 dicembre ricorda le lotte nonviolente iniziate nel 2007 e proseguite nel 2008 che hanno coinvolto numerosi detenuti e numerose detenute; il 10 dicembre è la giornata internazionale dei diritti umani, la giornata delle detenute e dei detenuti che ogni giorno vedono i propri diritti calpestati.
I sottoscritti chiedono:
- L’abolizione dell’ergastolo, che è una condanna peggiore della pena di morte;
- La chiusura delle sezioni differenziate (41 bis e alta sicurezza);
- La fine delle troppe morti in carcere;
- L’applicazione della Costituzione Italiana: “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” ( art. 27, comma 3)
- L’applicazione della Convenzione dei diritti umani: “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti” (art. 3).
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