A proposito di rischio nucleare, ho voluto pubblicare in un mio post dell'altro ieri un' analisi fatta dal Prof. Eric Weinstein, nell'arco di un'intervista da lui fatta dal giornalista Piers Morgan.
La trovo molto molto utile per la causa del disarmo e della distensione/collaborazione internazionale.
Ecco il testo del post (con una mia traduzione dell'estratto in questione):
"Secondo me una delle criticità maggiori, e non riguardante solamente lo scenario italiano, è che il sistema di selezione delle classi dirigenti porta ad avere al potere decisori politici che sono anche gravemente impreparati quanto a conoscenze e competenze relative ai settori che amministrano”.
Ecco a seguire una delle tante argomentazioni che direi ineccepibili contro la giustificazione degli armamenti nucleari e della loro espansione a fini deterrenti.
Eric Weinstein è ospite della serie “Piers Morgan Uncensored”, a colloquio con il conduttore Morgan stesso.
Weinstein è un Matematico e Fisico Teorico, "prestato" occasionalmente anche all’Economia, impegnato nella ricerca di una Grande Teoria dell’Unificazione in Fisica, su base geometrica multidimensionale. E’ uno degli esponenti attivi nella cosiddetta “Intellectual dark web” assieme a critici e ricercatori di eterogenea formazione accademica quali Sam Harris, Jordan B. Peterson, Steven Pinker, Ben Shapiro, Douglas Murray e il fratello biologo evoluzionista Bret Weinstein.
L'aggettivo "dark" attribuito a questo circolo di intellettuali non ha l'accezione peggiorativa di "oscuro/occulto/clandestino" ma si riferisce semplicemente al fatto che le visioni e le idee alternative in esso accolte e provenienti da varie voci sono ben volentieri anche "altre" rispetto al pensiero unico - o pochi pensieri unici - che pervadono l'attuale narrazione mass-mediatica.
La Tesi di Dottorato di Ricerca di Eric Weinstein verteva sulla “Estensione delle Equazioni “self-Dual” di Yang-Mills nell’Ottava Dimensione”.
Eric: “[…] Seriamente parlando, per quanto riguarda le differenze culturali, i Russi possono tranquillamente usare ordigni nucleari a scopi ingegneristici e hanno una “confidenza”, per così dire, con questi strumenti che manca sicuramente all’Occidente. Penso che molti cittadini Americani non si rendano proprio conto delle differenze culturali intercorrenti tra l’Europa Centrale e dell’Est da una parte, e l’Occidente dall’altra; e trovo francamente che questa situazione sia terrificante. Una DIFETTOSA E LACUNOSA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE potrebbe costituire la miccia dell’innesco di uno scenario nucleare.
IN PIU’ DI UN’OCCASIONE ABBIAMO VISTO COME, IN PIENO CORSO DELLA GUERRA FREDDA, UN PROBLEMA TECNICO NELLA TRASMISSIONE E INTERPRETAZIONE DI SEGNALI E ORDINI HA PORTATO ALCUNI DECISORI COINVOLTI A CREDERE CHE LA POTENZA NEMICA STESSE MATERIALMENTE LANCIANDO UN SUO ATTACCO.
In questi casi ci si sente in dovere di fare scelte molto molto critiche e dalle conseguenze nefaste. (Sulla base delle mie conoscenze teoretiche) CREDO CHE GLI ESSERI UMANI NON SIANO ABBASTANZA ESPERTI E COMPETENTI PER METTERE IN ATTO IN MODO SICURO E AFFIDABILE LA “TEORIA DEI GIOCHI” in cui sono entrati a far parte.
Oltre a questa situazione di fatto, la differenza tra lo scenario della precedente guerra fredda e quello attuale è che il primo era teatro dell’applicazione di una “Teoria dei Giochi bipolare”, mentre oggi dovremmo essere esperti di una più complessa “Teoria dei Giochi multipolare”, e vi posso assicurare che uno scenario in cui si cercano di prevedere ad ogni passo strategie ed intenzioni di più “concorrenti” coinvolti é MOLTO MENO STABILE, caratterizzato com’è da più conflitti locali in corso allo stesso tempo, e un attacco nucleare non-annunciato è sicuramente possibile […]”
Il video dell'intervista: https://www.youtube.com/watch?v=v8y5_gGF9H8