Proposta di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle Assemblee Elettive (Comuni, Province, Regioni) del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo.
Il Consiglio ... di ..., fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, impegnato per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani così come sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall'Assemblea generale dell'Onu nel 1948; chiede al Presidente della Repubblica, in virtù del potere attribuitogli dall'art. 74, comma 1, della Costituzione ("Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione"):
- di non promulgare il testo di legge deliberato in via definitiva dal Senato il 2 luglio 2009, noto come "pacchetto sicurezza", in quanto recante norme palesemente incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani;
- di rinviarlo alle Camere con messaggio motivato affinché esso sia modificato conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana, alle norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e ai principi della civiltà giuridica.
Dà mandato al proprio presidente di trasmettere il presente ordine del giorno al Presidente della Repubblica e di renderlo noto alla popolazione attraverso i mezzi d'informazione e nelle altre forme abitualmente usate per comunicare ai cittadini le deliberazioni del Consiglio.
- di non promulgare il testo di legge deliberato in via definitiva dal Senato il 2 luglio 2009, noto come "pacchetto sicurezza", in quanto recante norme palesemente incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani;
- di rinviarlo alle Camere con messaggio motivato affinché esso sia modificato conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana, alle norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e ai principi della civiltà giuridica.
Dà mandato al proprio presidente di trasmettere il presente ordine del giorno al Presidente della Repubblica e di renderlo noto alla popolazione attraverso i mezzi d'informazione e nelle altre forme abitualmente usate per comunicare ai cittadini le deliberazioni del Consiglio.