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Perché non accada più

La FP-CGIL esprime la propria solidarietà alla Signora Patrizia Moretti, madre del giovane Federico Aldovrandi, per l'inqualificabile gesto offensivo messo in essere da alcuni operatori della Polizia di Stato aderenti al sindacato COISP che hanno manifestato sotto le finestre dell'ufficio presso cui lavora la signora Moretti, il loro sostegno agli agenti condannati per l'omicidio del figlio. Esprimiamo il nostro sdegno per l'azione messa in atto da un organizzazione sindacale che dovrebbe avere a cuore oltre che la tutela dei lavoratori, anche il rispetto delle persone e la responsabilità verso il servizio offerto alla cittadinanza che è anche rispetto per i diritti e le regole di uno Stato democratico.
La vergognosa iniziativa del COISP ha mostrato il lato peggiore di un processo di democratizzazione non ancora compiuto all'interno delle forze dell'ordine a tren'tanni dall'approvazione della legge di riforma della Polizia di Stato.
La mancanza di etica della cosa pubblica e l'assenza della cultura dei diritti, ormai così consolidate nel nostro Paese, ha evidenziato l'indegnità per alcuni di indossare una divisa che dovrebbe essere il simbolo della sicurezza per i cittadini.
Apprezziamo e condividiamo le affermazioni della Presidente della Camera dei Deputati  che ha duramente stigmatizzato il gesto e riteniamo corretto l'intervento del Ministro Cancellieri che ha condannato l'iniziativa rilevando che trattandosi di una iniziativa sindacale, seppur indegna, non possono essere presi provvedimenti di carattere disciplinare.
Sarebbe compito dell'organizzazione sindacale mettere fuori dalle proprie file chi quella manifestazione ha organizzato e compiuto ma poiché siamo sicuri che non ci saranno provvedimenti in tal senso da parte dei dirigenti di quel sindacato di Polizia, chiediamo che le altre organizzazioni sindacali della Polizia di Stato che credono fortemente nel percorso di democratizzazione iniziato nel 1981 condannino pubblicamente quanto fatto dal COISP e prendano le distanze da quel sindacato, isolandolo nella sua indegnità morale.
Come cittadini abbiamo uno strumento nelle nostre mani, la FP-CGIL ha avviato in questi giorni la raccolta firme per tre leggi di iniziativa popolare per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri, per la modifica della legge sulle droghe e quella per l'introduzione del reato di tortura nel codice penale, reato che se già fosse stato previsto avrebbe visto risultati diversi sia per il caso di Federico Aldovrandi che per la vicenda della caserma Bolzaneto a Genova
La prima giornata di raccolta nazionale delle firme è per il 9 aprile davanti ai Tribunali: la raccolta proseguirà nei giorni successivi visitate il sito http://www.3leggi.it dove troverete tutti gli appuntamenti.
ROMA, 28 MARZO 2013



Il Coordinatore nazionale FP-CGIL
del Ministero dell'interno
Fabrizio Spinetti


Fonte: CGIL Massa-Carrara
Segnalato da Gino Buratti