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Quale sviluppo per Marina di Carrara?

Pubblichiamo questa replica di Riccardo Canesi ad alcuni articoli comparsi in cronaca di Carrara del quotidiano "La Nazione" sul rilancio di Marina di Carrara

Al Direttore de La Nazione

Redazione di Carrara

Gentile Direttore , leggo nell’articolo a me dedicato di giovedì 5 agosto della Vs cronaca che io mi sarei “distinto come uno dei più tenaci oppositori ai progetti per il rilancio di Marina di Carrara”.

Un’affermazione di tal genere potrebbe indurre il lettore a pensare che il sottoscritto, nonostante l’età ormai matura ed anche una certa esperienza politico-amministrativa , sia nemico del cd “progresso” e si opponga luddisticamente a tutto ciò che ha a che fare con lo sviluppo economico. Vorrei rassicurare la Sua redazione e i lettori della Nazione che non è così.

Del resto sarebbe bastato leggere le decine di comunicati , volantini e manifesti che in questi ultimi anni ho sfornato (rintracciabili anche sul mio blog)  dove si ribadisce l’importanza dello sviluppo turistico del territorio, dell’industria nautica  e del diporto (puntando ad una riconversione graduale del Porto mercantile).

Ovviamente ognuno è libero di pensarla come crede – e speriamo che duri questa possibilità – ma mi permetta di sollevare qualche dubbio sulla bontà dei progetti che dovrebbero “rilanciare” Marina di Carrara e sui quali  il Vs giornale da sempre manifesta entusiasmo senza esercitare un benchè minimo spirito critico .

Non serve essere ambientalisti o studiosi del territorio per comprendere che qualsiasi progetto che non tenga conto dei limiti ambientali e della vocazione socio-economica dei luoghi  è destinato al fallimento e francamente – se mi permette – devo ancora capire come possa essere “rilanciata” Marina di Carrara con l’ampliamento di un Porto commerciale dalla dubbia utilità economica e da un esagerato impatto ambientale e che ,per giunta, strozzerà la foce di un torrente che in maniera ricorrente manifesta la sua pericolosità.

Oppure per Voi il “rilancio” è nella gigantesca operazione speculativa del porto turistico di  Caltagirone al Lavello ? Essa non solo produrrà effetti erosivi sulla spiaggia di Marina di Massa , la risorsa turistica più importante della ns Provincia,  ma non avrà alcun effetto economico su Marina di Carrara come peraltro già affermato pubblicamente sia dal Sindaco di Massa ed anche da un suo Assessore sulle colonne del Tirreno.

Lungi da me riesumare  stupide ed annose dispute campanilistiche ma visto che si parla dello sviluppo economico del Comune di Carrara è bene essere chiari .

Carrara si limiterà ad offrire un pezzo del suo litorale come parcheggio per imbarcazioni i cui proprietari  graviteranno su Marina di Massa.

A Carrara resterà un porto commerciale con sempre meno occupati e con sempre più camion (Nieddu docet). Se vi può consolare facciamo pure il water front tanto per spendere 25 milioni di €!

Del resto il nostro stemma comunale recita palesemente  “Fortitudo mea in rota” e i ns amministratori rispettano molto la Storia (meno la Geografia) .

Confidando nella pubblicazione La saluto cordialmente.

 

Riccardo Canesi

 

(Coordinatore Comunale Italia dei Valori)

Carrara, 9 agosto 2010