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Quel giornalismo a servizio di diffondere odio e razzismo

Breve storia di come, volendo diffondere odio e razzismo facendo finta di fare giornalismo, finisci per fare una colossale figura di merda.

1) Pubblichi una storia in cui dici che a Vicenza "i richiedenti asilo vogliono Sky e scatta la protesta". Vogliono proprio Sky calcio per guardare le partite di calcio. Alcuni nel pubblicare la “notizia” usano foto di ragazzi neri che protestano con cappelli di lana e giubbotti imbottiti, classica tenuta estiva in pieno agosto.

2) Quando altri (Fabio Butera, Fatto Quotidiano, Corriere, Repubblica, David Puente, Valigia Blu) verificano e viene fuori che prefettura e questura non ne sanno nulla, alcuni modificano gli articoli e i titoli (sperando che nessuno se ne accorga).

Ma il vero capolavoro lo mette a segno il Giornale che in tre giorni pubblica tre articoli diversi: il primo in cui dice che fuggono da presunte guerre e fame poi vengono qui e vogliono vedere Sky calcio (e ci infila pure che in Toscana vogliono abiti di moda). In effetti regge sfidano deserto, torture, violenze, centri di detenzione libica, la morte in mare per venire qui a guardarsi le partite di calcio a spese nostre.

Il secondo articolo dice no scusate la questura dice che non è vero, la Lega ha cavalcato la cosa e anche noi abbiamo ripreso “erroneamente” la notizia. - piccola perla: sarà proprio questo il link che il ministro dell’interno, Salvini, condividerà col suo post / tweet di merda, non rendendosi conto che rimanda a un articolo che sconfessa il suo post / tweet di merda.

Il terzo articolo in cui ci ripensano e dicono eh no no in questura c’è un dossier in realtà la vera fake news è dire che era una fake news e fanno sparire zitti zitti quell'“erroneamente” dal secondo articolo.

3) Alla fine te ne esci che in questura c’è un dossier su una situazione critica che c’è stata con alcuni migranti che hanno protestato "per la possibilità di avere un documento d'identità per poter lavorare, pietanze adatte agli usi e ai costumi degli immigrati di fede musulmana, una tv funzionante e anche - da parte di alcuni di loro - l'aria condizionata in alcuni ambienti per proteggersi dall'afa" e "alcuni di loro hanno chiesto anche una tv funzionante". Ribadisci che hanno chiesto Sky. Questa volta però la versione non è più per vedere il calcio, ma i programmi televisivi delle loro reti nazionali. È ben noto che quel buonista di Murdoch offre pacchetti specifici per migranti africani.

In conclusione: non c’è stata nessuna protesta al grido vogliamo Sky. Se pure sto dossier - che si badi bene dicono queste autorevoli fonti verrà quasi sicuramente archiviato perché non si configura nessun reato - contiene quelle richieste, da quello stesso dossier appare chiaro che non c’è stata una rivolta di richiedenti asilo per vedere le partite di calcio come si voleva far credere inizialmente.

Dall’attico di New York è tutto.

Arianna Ciccone

Post su FB del 13 agosto 2018

Segnalato da Michele Borgia