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Sblocca porcate: sblocca cantieri e sblocca codice degi appalti nei contratti pubblici

Il decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016 prevede:

1) CHE TUTTI GLI APPALTI PUBBLICI per lavori, forniture e servizi, stabilisce precisi criteri per la suddivisione degli ordini di priorità, per la suddivisione in lotti funzionali , per il riconoscimento delle condizioni che consentano di modificare il programma, nonché la realizzazione dell’intervento;

2) I criteri e le modalità per favorire il completamento delle opere incompiute, nonché i criteri per includere i lavori nel programma stabilito e gli obblighi informativi;

3) La pianificazione delle attività delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento;

4) Un Albo Nazionale obbligatorio con delle Commissioni giudicatrici di esperti in merito alle procedure di affidamento dei contratti con sede presso l’ANAC;

5) I requisiti e le caratteristiche che le stazioni appaltanti e le centrali committenti devono avere , nonché i requisiti che gli operatori economici privati e pubblici devono avere per poter partecipare alle gare di appalto;

6) Infine le procedure competitive e non competitive che devono essere seguite per affidare contratti pubblici.

ORA VOGLIONO SOSPENDERE (CANCELLARE) QUANTO SOPRA SENZA PIU’ FARE RIFERIMENTO AL CODICE DI APPALTO E TORNARE AD ESSERE UNA “GIUNGLA” CON:

a) l’azienda che ha vinto l’appalto, può a sua volta dare in subappalto ad altre aziende senza limiti attività lavorative che avrebbe dovuto svolgere lei , guadagnando sul lavoro svolto da altre aziende;

b) inoltre si parla di affidamenti diretti fino a 5 milioni, con grande giubilo per le aziende anche in odor di mafia, che senza più alcun controllo finirebbero per ottenere finanziamenti economici intensi dallo Stato (SI PARLA DI 196 MILIARDI NELL’ARCO DEI PROSSIMI 15 ANNI) e le infiltrazioni della criminalità aumenterebbe in gran misura;

c) finirebbero anche i criteri stabiliti attraverso accordi sulla prevenzione e sicurezza fatti tra le Aziende le RSL e le OO.SS. ed anche la legge sul il testo Unico in materia di scurezza resterebbe lettera morta con un peggioramento delle condizioni di lavoro ed un aumento degli infortuni sul lavoro;

In sostanza si cerca di uscire dalla pandemia, non attraverso un nuovo “modello di sviluppo” compatibile con l’ambiente e le persone... ma attraverso lo sblocca cantieri... o meglio sblocca (porcate) si prefiggono rilanciare il vecchio modello liberista con la deregolamentazione di tutto e la creazione di una nuova “giungla”, mentre per snellire le procedure , quello che sarebbe necessario fare con la massima urgenza , è fare assumere a tutti gli Enti locali “stazioni Appaltanti” tutto il personale necessario tecnico specialistico che negli ultimi 10 anni ha visto una diminuzione di 15.000 persone.

Umberto Fanchi

Lucca 25 maggio 2020