I Presidenti di Caritas Italiana e di Pax Christi Italia rilanciano l'appello di papa Francesco per il disarmo in vista della prossima Assemblea Generale ONU del 27 marzo.
“Rivolgo un appello in favore del disarmo, nonché della proibizione e dell’abolizione delle armi nucleari: la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca assicurata non possono fondare questo tipo di etica”.
Facciamo nostro questo appello di papa Francesco, contenuto nel messaggio per la Giornata Mondiale per la pace, 1 gennaio 2017.
È fondamentale un impegno serio e approfondito perché la messa al bando delle armi nucleari divenga realtà e sia vincolante per ogni Stato. Il rischio nucleare che l’umanità intera oggi corre è altissimo.
Le armi nucleari provocano danni irreversibili, hanno conseguenze umanitarie catastrofiche per l’ambiente e per tutta l’umanità e il loro uso, in qualsiasi circostanza, è ingiustificabile. Una via senza ritorno.
Già il Concilio Vaticano II si è espresso in modo chiaro, nella Gaudium et Spes (n. 80): “Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione”.
Pax Christi International scrive a tal proposito: “riteniamo un traguardo fondamentale che le armi nucleari siano esplicitamente vietate da un trattato internazionale e consideriamo il trattato come un esercizio di valori morali e responsabilità globali necessario per costruire un mondo più sicuro e sostenibile. Inoltre, un trattato sul bando delle armi nucleari non dovrebbe essere visto come un passo rivoluzionario, ma piuttosto come il passo logico successivo che conduce verso la quasi universale meta di un mondo senza armi nucleari. Darebbe anche maggior forza al Trattato di Non‐proliferazione rinforzando l'obbligo già esistente di realizzare il disarmo nucleare. Facciamo appello a tutti i governi perché si assumano le proprie responsabilità e partecipino ai negoziati per il trattato sulla messa al bando delle armi nucleari nel marzo e nel giugno/luglio 2017”.
Per questo, chiediamo che anche l’Italia partecipi in modo attivo e costruttivo agli appuntamenti all’Assemblea Generale ONU, a cominciare dal prossimo 27 marzo.
Invitiamo tutti i gruppi, le associazioni, le singole persone, i movimenti, le parrocchie, le istituzioni, ecc. a prendere coscienza della grave situazione che il mondo vive oggi e a far pressione perché il nostro Governo si impegni direttamente e attivamente a favore del disarmo nucleare.
Roma, 8 marzo 2017
Card. Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento e Presidente della Caritas italiana
Mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle fonti e Presidente nazionale di Pax Christi
Fonte: Sergio Paronetto