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USA: la Cina è più vicina

Entro pochi anni massimo 10 anni, l’economia cinese supererà quella americana, ed in USA si sta diffondendo il terrore che la Cina rappresenti la più grande minaccia… Per questo che il presidente Trump, a partire da gennaio ha lanciato una guerra commerciale con dazi altissimi, contro Pechino tesa ad ostacolare il Piano della Cina finalizzato ad uno sviluppo industriale innovativo… “di punta”, che va dalle auto elettriche, alla robotica ed all’intelligenza artificiale.

Quella che si è aperta è una contesa allo spasimo, fatta di scontri ed alleanze tra giganti del capitalismo e con un conflitto economico soprattutto, tra gli USA che cerca alleanze con la Gran Bretagna, e la Cina che ai dazi USA, risponde colpo su colpo…

Perché questo scontro tra Usa e Cina ?

Perché lungo la via della seta corrono investimenti miliardari e secondo molti politologi e consiglieri di Trump, la Cina sarebbe troppo aggressiva nello sviluppo economico.

lo Staff Dirigenziale di Trump, non fa che ripetere, che gli Stati Uniti si sarebbero indeboliti perché i cinesi hanno fatto ricorso a pratiche sleali, con l’acquisizione di tecnologie, violando i diritti di proprietà intellettuale, ostacolando l’accesso ai propri mercati… tanto che un politologo USA Repubblicano, di nome Graham Allison, in un suo libro dal titolo “destinati alla guerra”, paventa la possibilità elevata di un conflitto amato tra i due Paesi.

Ma in realtà la Cina non ha sviluppato una forza militare che possa invadere o minacciare l’America; non ha mai cercato di intromettersi negli affari interni degli USA; non conduce alcuna campagna mirata a distruggere l’economia Statunitense… Anzi avviene l’esatto contrario, sono gli Usa che effettuano una politica di incrementi di tutto il loro arsenale Atomico(in Italia ampliando tutte le basi USA compresa quella di Livorno) ; con la sospensione (effettuata il 1 febbraio 2019) dal trattato di non proliferazione delle armi atomiche che aveva stipulato con la ex Unione Sovietica; con una politica imperialista di veti e sanzioni , mettendo sul campo mondiale tutto il potere economico, politico, militare al fine di continuare ad essere l’unica potenza mondiale in grado di dettare i suoi voleri e mantenere l’egemonia sul Mondo!

Ma i motivi reali per cui gli USA hanno intrapreso una guerra economica commerciale contro la Cina e minacciano anche quella militare, sono questi:

  1. La Cina fa paura perché dalla fine degli anni 70, ha strappato dalla povertà un miliardo di persone e creato la più grande classe media del Mondo, con un miglioramento degli esseri umani avvenuto negli ultimi 40 anni, più ampio che mai realizzato in tutti i secoli della storia di ogni Paese del Mondo.

  2. I cinesi, coscienti di quello che era accaduto in Unione Sovietica, con il crollo del Partito Comunista Sovietico, che oltre ad aver causato la frammentazione e disgregazione di molti Paesi dell’ex blocco sovietico, aveva causato anche il crollo dei redditi, la riduzione della speranza di vita, l’aumento della mortalità… hanno proseguito nella loro scelta di economia di mercato, ma si sono guardati bene di seguirne l’esempio, ed hanno mantenuto nello stato tutte le aziende strategiche per l’economia, nonché rafforzato il ruolo del PCC.

  3. In Cina da almeno un quarto di secolo, si è sviluppato gradualmente un conflitto di classe, “LAVORO/CAPITALE”, che sono proprie dell’economia capitalista… in molte aziende e territori, i lavoratori sono riusciti ad obbligare le imprese, i governi Cinesi, a dare risposte positive alle nuove esigenze del proletariato…

  4. Sulla base di ciò, anche le scelte del Partito Comunista Cinese, hanno recepito le istanze dei lavoratori, a dando risposte alle nuove esigenze sociali, economiche del popolo. Il PCC ha , inoltre fatto crescere nuovi gruppi Dirigenti basati sull’alta istruzione, sulla meritocrazia, sulle competenze, sull’innovazione di pensiero nella ricerca e nello sviluppo… ed hanno fatto scendere la povertà in modo spettacolare, con i suoi abitanti, 1,4 miliardi di persone, che hanno migliorato notevolmente la qualità della vita.

In questo contesto e da tempo gli USA, sono governati da una Dirigenza capitalistica plutocratica, che con governi (Repubblicani ma anche Democratici) hanno intrapreso ed intraprendono decisioni politiche, le quali favoriscono sempre i ricchi a discapito delle masse popolari, le quali nella redistribuzione della ricchezza) sono rimaste ferme rispetto alla fine degli anni 70 …

Mentre in Cina, sono le scelte scaturite dall’ultimo Congresso del PCC svolto nel novembre del 2012, con Xi Jinping segretario del PCC, nonché presidente della Cina, che vede il partito Comunista Cinese, puntare ad un ulteriore miglioramento economico e sociale delle fasce più deboli, a ristrutturazioni innovative nelle energie rinnovabili, al risanamento ambientale, ad una riduzione sostanziale del drammatico inquinamento ambientale, causato negli anni precedenti…

Oggi la Cina espande la propria economia in ogni attività industriale, portuale, commerciale, in ogni Paese del Mondo … mettendosi in concorrenza con gli altri Paesi in tutti i settori… e soprattutto punta all’innovazione dell’auto elettrica.

Gli Usa, continuano a sostenere che in Cina mancano le libertà politiche, che l’economia “non è libera”, che il popolo non può scegliere liberamente da chi essere governato, o che il popolo non può praticare la religione che vuole ma solo il buddismo… ma sono argomenti molto fragili. dal 1980, circa 150 milioni di Cinesi si sono recati nei Paesi Occidentali per turismo o per lavoro e tutti sono rientrati in patria o vi possono rientrare liberamente quando vogliono.

In realtà gli USA sanno che la Cina ha riserve per 3.000 miliardi di dollari e che ha deciso di investire oltre 1.000 miliardi in attività produttive collocate all’estero, sviluppando nuove tecnologie, nuovi modelli e nuove reti “intelligenti”… ed è questo che gli Usa cercano di impedire o frenare, lo fanno sia con la politica dei dazi, sia espandendo la propria potenza nucleare e militare, sia attraverso le alleanze con i “Sovranisti” dei Paesi Europei che rincorrendo le paure della piccola borghesia e delle classi intermedie, hanno costruito l’ideologia del “populismo proprietario” e protezione sovranista.

Ma la borghesia vera dei grandi capitali economici e finanziari speculativi, non sa cosa farsene delle politiche fondate sulle paure con l’immigrazione divenuta il “capo espiatorio” … vogliono molto di più… ed allora ribollono operazioni politiche senza precedenti, e nel confronto tra giganti di stazza continentale …e mentre l’America di Trump si chiude invocando la nuova paura della Cina “Colosso Autoritario” che invade per schiavizzare il Mondo (sic), i grandi capitalisti come la Boeing e General electric, invece approfittano dell’esplosione del mercato dell’aviazione cinese per espandere le proprie aziende anche in Cina.

Credo che la fine della grande narrazione globalista capitalista sia alle porte : la lotta per il controllo dei mercati riassume l’aspetto dello scontro fra blocchi imperialistici mentre, al tempo stesso, la resistenza e la rivolta dei popoli stremati da decenni di politiche neoliberiste (come i gilet gialli in Francia) rende sempre più difficile alle classi capitalistiche dominanti , gestire i loro affari… non bastano più gli strumenti di guerra di classe dall’alto come il F.M.I., la Nato e l’Unione Europea.

Lucca 3 giugno 2019

Umberto Franchi