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Pubblicato su "Il Manifesto" del 5 luglio 2009
Sembrava iperbolico, ai soliti minimizzatori di professione, definire nuove leggi razziali i dispositivi del pacchetto sicurezza. Oggi che l'osceno ddl 733-B entra in vigore con le sue norme devastanti, a suggello finale delle leggi razziali, perfino i più moderati dei democratici hanno qualche sussulto. Norme gravissime in sé, a illuminarle di luce ancor più sinistra vi sono l'incoraggiamento alla delazione di massa, la legalizzazione di milizie private, l'incitamento alla caccia all'estraneo, che rendono più evidente la continuità con le fasi più oscure della storia europea.

Intervista di Carlo Lania a Pupa Garibba, pubblicata sul Il Manifesto del 4 luglio 2009
Giornalista e intellettuale ebrea, 74 anni, Pupa Garribba è una testimone della Shoa, come lei stessa si definisce. Membro dell'Aned, l'Associazione degli ex deportati politici nei campi nazisti, da venti anni gira le scuole raccontando agli studenti gli orrori del nazismo. A lei, voce autorevole della cultura ebraica, abbiamo chiesto un giudizio sulle nuove misure anti-immigrati.

Pubblicato su Il Manifesto del 4 luglio 2009

L'ennesimo «pacchetto» sulla sicurezza è, dunque, legge. Gli ingredienti sono quelli di sempre: nuovi reati, inasprimenti di pena (ovviamente solo per alcuni, come i graffitari destinatari di un trattamento per certi aspetti più grave di quello riservato a corrotti e corruttori), accentramento e gerarchizzazione degli uffici giudiziari (con attribuzione al Tribunale di sorveglianza di Roma del controllo sulla applicazione dell'art. 41 bis) e via elencando sulla strada della costruzione di un «codice dei briganti» contrapposto a quello dei «galantuomini».