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La rappresaglia di Stato sta realizzandosi nel modo più vile e crudele possibile. Dopo l'espulsione dei nove egiziani, rastrellati durante lo sgombero violento del presidio dei solidali sotto la gru di Brescia, ieri anche Mohamed, detto Mimmo, insieme a un connazionale, entrambi partecipi attivi della protesta, ha subito lo stesso trattamento.

C'è una fotografia, fra le tante dei "sei della gru" diffuse in questi giorni tramite la rete, che li riprende in posa, insieme, lo sguardo rivolto verso l'obiettivo, l'espressione serena o sorridente, l'indice e il medio alzati in segno di vittoria o piuttosto di auspicio. Osservateli bene quei visi perché sono l'immagine della speranza.

Di fronte al diffondersi in Italia di azioni di protesta di lavoratori stranieri che manifestano il loro umano disagio per l’intollerabile attesa di molti mesi per il rilascio del permesso di soggiorno o per la definizione della istanza di regolarizzazione presentata nel 2009, a causa di impedimenti rilevati dalle Questure per la presenza di datori di lavoro infedeli o truffatori o sfruttatori o di  precedenti procedimenti penali derivanti dal mancato rispetto dell’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale, l’ASGI: