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Nonostante gli accordi presi con le parti sociali la sera del 25 marzo, e le dichiarazioni successive agli incontri con i sindacati in cui veniva sottolineato come il Ministro della Difesa si fosse “impegnato a diminuire la produzione nel settore militare, salvaguardando solo le attività indispensabili” oggi scopriamo invece che il Governo continua a concedere uno status privilegiato all’industria della difesa e delle produzioni militari.

Infatti mentre comprensibilmente, vista l’emergenza, vengono rafforzate le decisioni di limitazione agli spostamenti personali e vengono ulteriormente ridotte le categorie economiche e produttive che possono rimanere attive, il Governo concede ai produttori di armamenti di decidere autonomamente quali produzioni tenere aperte e quali no. Lo si legge nella comunicazione inviata alla “Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza” (AIAD) a firma del Ministro della Difesa On. Lorenzo Guerini e del Ministro dello Sviluppo Economico On. Stefano Patuanelli.

Da oggi è ripartita nello stabilimento di Cameri la produzione dei cacciabombardieri F35.

Nonostante le richieste di questi ultimi giorni delle nostre campagne e reti, da associazioni ed organizzazioni della società civile il gruppo Leonardo ha deciso - sfruttando il consenso preventivo e “in bianco” ottenuto dal governo - di riaprire lo stabilimento di assemblaggio e certificazione finale in provincia di Novara, con circa 200 operai presenti.

L'Italia e il mondo intero stanno affrontando la gravissima emergenza sanitaria derivante dalla pandemia di coronavirus COVID-19, forse la più grande crisi di salute pubblica (e non solo) del dopoguerra per i paesi ricchi ed industrializzati. Rete della Pace e Rete italiana per il Disarmo si uniscono alle voci di vicinanza e compartecipazione ai problemi che l'intero Paese sta vivendo, con un particolare pensiero ai familiari delle vittime e un forte sostegno nei confronti degli operatori della sanità e di chi mantiene operativi i servizi essenziali.

Invitiamo a firmare la Lettera/Appello rivolta al governo italiano chiedendo l’impegno ed il sostegno per la pace giusta tra Palestina e Israele.

Presenteremo la richiesta di incontro al governo italiano e le firme raccolte, con una conferenza stampa che convocheremo non appena sarà possibile farlo.