Questo 8 marzo
- Laura Tussi
- Categoria: Movimento delle donne
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Il militarismo e la propensione alla guerra sono un aspetto del maschilismo più truce. Gli uomini, muovendosi guerra, violentano la Madre Terra, l'umanità e l'ambiente.
La valorizzazione di genere, la considerazione della donna e del femminile, il dialogo tra generi e generazioni, come punto di riferimento per la trasmissione della memoria storica e dei valori della pace, a partire dall'istituzione scolastica, sono strumenti ed istanze imprescindibili dei veri processi di pace, contro l'obbedienza agli ordini, all'uniformità, al culto della forza, tipici delle organizzazioni militari.
Questo 8 marzo
- Giancarla Codrignani
- Categoria: Movimento delle donne
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Credo che sia difficile trovare un "ottomarzo" così intrigato e difficile, con una chiara, ma non divulgata, valorizzazione della nonviolenza e l'ombra, sempre rinnovata e perfino imprevedibile, delle violenze. Gli uomini sanno che le donne, al primo impatto con le difficoltà, si disperano, poi reagiscono costruttivamente.
Uomini perbene e lupe del nemico
- Anna Bravo
- Categoria: Movimento delle donne
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Si direbbe che di questi tempi nella sfera pubblica italiana ci sia un solo uomo di sesso maschile, cioè individuabile e individuato per le caratteristiche di genere, Silvio Berlusconi. Gli altri no. Il no non vale per tutti gli altri, naturalmente, basta pensare a quel che scrivono in questi giorni, e da anni, e molto spesso su questo giornale, alcuni uomini capaci di riflettere su se stessi e di lavorare per un'opinione civilizzata
Il femminismo non è un cappotto vintage: basta col modello di donna come eterna promessa erotica
- Michela Murgia
- Categoria: Movimento delle donne
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Io sono sinceramente grata a Silvio Berlusconi. Senza le sue gaffe cialtrone con donne di ogni circostanza, senza l’imposizione televisiva di una estetica femminile da cabina di camion e soprattutto senza l’esiziale senso dell’umorismo di cui Rosy Bindi ha potuto apprezzare in diretta le sottili sfumature, la mia generazione avrebbe continuato a trattare il femminismo alla stregua di un cappotto vintage, convinta che avesse già esaurito la sua ragion d’essere.
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