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La bottega del Barbieri

il Blog di Daniele Barbieri & altr*
La Bottega del Barbieri
  1. La “cicala” del sabato (*)   Da questa matita si diparte una strada di grafite e sulla strada passeggia una lettera, come un cane, ed ecco una parola come una città abitata dove forse arriverò domani. (da «C’è modo e modo di sparire», traduzione di Anita Natascia Bernacchia) Nina Cassian, pseudonimo di Renée Annie Cassian-Mătăsaru (Galați, 27 novembre 1924 – New York,
  2. Mi capita a volte (sempre meno spesso) di entrare nei megastore dell’editoria e di uscirne a mani vuote, non solo senza aver acquistato nulla, ma senza neanche aver desiderato nulla. La proliferazione di testi mainstream sugli scaffali non mi smuove da tempo né curiosità, nè cupidigia. E’ nelle piccole librerie, sopravvissute all’invasione dei supermercati della ‘cultura’, che l’attenzione si ridesta,
  3. “Non è interesse della procura criminalizzare il dissenso”: si apre con questo paradosso prontamente ripreso dai giornali l’udienza del 17 dicembre sul processo per associazione a delinquere ai danni di compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento Notav e dello spazio popolare Neruda. Di seguito alcune considerazioni a caldo a cui seguiranno altri ragionamenti. da Associazione a Resistere
  4. Nota introduttiva di Alexik. E’ bello e meritevole il fatto che le associazioni cattoliche si occupino dei senza fissa dimora della capitale. Ma sarebbe stato molto più bello e meritevole se avessero convinto il Vaticano a non infliggere alla città di Roma la jattura di un giubileo il cui impatto non potrà che contribuire al collasso dei già disastrati servizi
  5. …ria rimane di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse) I bbuoni   Bombardamenti Modelli C’è nsis? No, è uscito   L’origine del nome dato alla rubrica Furundulla si può scoprire qui: hastagasa La Furundulla precedente 246-grande-e-la-confusione  
  6. Il 2 dicembre a Tirana si è svolta una manifestazione per chiedere la chiusura di tutti i Cpr e delle strutture previste dal protocollo Italia-Albania © Ramisolefoto di Luca Rondi (ripreso da altreconomia.it) In occasione della Giornata mondiale per i diritti umani del 10 dicembre, oltre 40 organizzazioni della società civile chiedono la chiusura dei Centri di permanenza per il