Pubblichiamo questa lettera che Padre Giovanni Piumatti, missionario a Muhanga in Congo, ha inviato ad un Monsignore: "La comunità internazionale, con la RDC, ha la possibilità ed il dovere di cercare le soluzioni: perchè le lascia cercare dalle armi ?"
Caro Monsignore
Grazie per questa possibilità di comunicare. Dio La benedica.
Sarebbe bello poter passare qualche minuto faccia a faccia..., comunque è anche bello avere questo mezzo di comunicazione facile.
Voglio semplicemente testimoniare qualcosa della vita che che scorre in queste zone e dirle pure qualche riflessione che spesso ne ricaviamo; con l'unico desiderio che si sappia, si partecipi e si faccia qualcosa di meglio... Non ho ufficialità, ma come testimone non voglio essere complice di tanto silenzio in mezzo a tanta sofferenza.
Muhanga e Bunyatenge son due piccoli villaggi di foresta, a 160 km a sud di Butembo, e a 60 km ovest della grande strada Butembo-Goma. Diocesi di Butembo-Beni.
Per questa posizione geografica qui passano, e a volte stazionano, tutti i gruppi armati: maimai, Pareco, Fdlr, Fardc.
E questo da lunghissimi anni.
Tutte le operazioni militari del passato e presenti creano una sofferenza enorme per mamme, bimbi, anziani, giovani...:
Noi vogliamo sollevare la voce :
1 - Chi paga il prezzo più caro di tutto queste operazioni, accidentali o organizzate, non sono i soldati, né il governo, né la comunità internazionale; ma è la gente, la popolazione !!!
Non ce la fanno più. E' troppo !!! Come è troppo il silenzio su quanto accade nei villaggi.
2- Gli organismi umanitari sono visibili ed intervengono solo sulla grande strada. Da noi è da anni che non vengono, perché è considerata "zona rossa"; eppure le gente ci vive, noi ci siamo, vengono spesso amici dall'Italia a viverci un mese...
3- La soluzione ai gravissimi problemi: Fdlr, gruppi armati... non la si troverà con gli scontri, ma con incontri e dialoghi, che riteniamo possibilissimi: non siamo completamente estranei a questi sforzi. Temiamo che lo scontro forte sarà come un sasso gettato su un alveare.
4- I "Rwandofoni" - I proplemi sono due e ci pare vadano visti separatamente:
A- Gente che cerca terre su cui vivere: una grande realtà umana
- abitanti del Congo da anni (Goma, Rutshuru, Masisi, sud Kivu...)
- civili, attualmente con le Fdlr (quasi ostaggi)
Si sa che il Rwanda non ha terre; si tratta di popolazioni emigrate...; perché politicizzarle?
La comunità internazionale, con la RDC, ha la possibilità ed il dovere di cercare le soluzioni: perchè le lascia cercare dalle armi ?
B- Fdlr: problema politico che riguarda il governo in Rwanda.
La comunità internazionale non carichi la popolazione congolese di questo peso, si comporti come si è comportata in molti altri casi simili.
Monsignore, con cuore La preghiamo di farsi tramite di questa voce che si alza a nome di migliaia e migliaia di fratelli che non posson parlare, ma devono essere ascoltati !
p. Giovanni Piumatti
fidei-donum della diocesi di Pinerolo
Grazie per questa possibilità di comunicare. Dio La benedica.
Sarebbe bello poter passare qualche minuto faccia a faccia..., comunque è anche bello avere questo mezzo di comunicazione facile.
Voglio semplicemente testimoniare qualcosa della vita che che scorre in queste zone e dirle pure qualche riflessione che spesso ne ricaviamo; con l'unico desiderio che si sappia, si partecipi e si faccia qualcosa di meglio... Non ho ufficialità, ma come testimone non voglio essere complice di tanto silenzio in mezzo a tanta sofferenza.
Muhanga e Bunyatenge son due piccoli villaggi di foresta, a 160 km a sud di Butembo, e a 60 km ovest della grande strada Butembo-Goma. Diocesi di Butembo-Beni.
Per questa posizione geografica qui passano, e a volte stazionano, tutti i gruppi armati: maimai, Pareco, Fdlr, Fardc.
E questo da lunghissimi anni.
- Saccheggi e violenze smisurate nei primi anni.
- Anche se di meno, non ne siamo esenti neppure oggi.
- Confronti, dialoghi e convivenze (inevitabili) negli ultimi anni. Siamo stati usati spesso come luogo di incontri.
Tutte le operazioni militari del passato e presenti creano una sofferenza enorme per mamme, bimbi, anziani, giovani...:
- per prima cosa scappano: lunghe notti sotto gli alberi, campi abbandonati..., violenze per alcuni;
- quando rientrano, si trovano capanne svuotate, e campi rovinati...;
- non parliamo di ansia e paure,.... feriti e morti.
- Muhanga e Bunyatenge sono due tra le centinaia di villaggi a destra e sinistra della grande strada Butembo-Goma, che spesso hanno la stessa sorte.
Noi vogliamo sollevare la voce :
1 - Chi paga il prezzo più caro di tutto queste operazioni, accidentali o organizzate, non sono i soldati, né il governo, né la comunità internazionale; ma è la gente, la popolazione !!!
Non ce la fanno più. E' troppo !!! Come è troppo il silenzio su quanto accade nei villaggi.
2- Gli organismi umanitari sono visibili ed intervengono solo sulla grande strada. Da noi è da anni che non vengono, perché è considerata "zona rossa"; eppure le gente ci vive, noi ci siamo, vengono spesso amici dall'Italia a viverci un mese...
3- La soluzione ai gravissimi problemi: Fdlr, gruppi armati... non la si troverà con gli scontri, ma con incontri e dialoghi, che riteniamo possibilissimi: non siamo completamente estranei a questi sforzi. Temiamo che lo scontro forte sarà come un sasso gettato su un alveare.
4- I "Rwandofoni" - I proplemi sono due e ci pare vadano visti separatamente:
A- Gente che cerca terre su cui vivere: una grande realtà umana
- abitanti del Congo da anni (Goma, Rutshuru, Masisi, sud Kivu...)
- civili, attualmente con le Fdlr (quasi ostaggi)
Si sa che il Rwanda non ha terre; si tratta di popolazioni emigrate...; perché politicizzarle?
La comunità internazionale, con la RDC, ha la possibilità ed il dovere di cercare le soluzioni: perchè le lascia cercare dalle armi ?
B- Fdlr: problema politico che riguarda il governo in Rwanda.
La comunità internazionale non carichi la popolazione congolese di questo peso, si comporti come si è comportata in molti altri casi simili.
- nella RDC: un grande paese, con 4-5 gruppi opposti, si è imposto il dialogo..., ed è riuscito.
- nel Rwanda: un paese piccolo, con 2 opposizioni, ....non è possibile ?
- Perché oggi si definisce globalmente le Fdlr come "genocidari" ?
- tutti sanno che vi sono molti giovani, con molti civili, con non hanno nulla a vedere con quanto accadde nel 1994.
- all'interno del gruppo molti si dicono anche pronti a portare i "genocidari" davanti a tribunali competenti.
Monsignore, con cuore La preghiamo di farsi tramite di questa voce che si alza a nome di migliaia e migliaia di fratelli che non posson parlare, ma devono essere ascoltati !
p. Giovanni Piumatti
fidei-donum della diocesi di Pinerolo