Notte di Natale
FERNANDO SILVA dirige lospedale pediatrico di Managua. Una vigilia di Natale rimase a lavorare fino a tardi.
Si sentivano già gli scoppi dei razzi, e i lampi dei fuochi dartificio illuminavano il cielo, quando Fernando si decise ad andarsene a casa, dove lo aspettavano per la festa.
Mentre stava facendo un ultimo giro attraverso le corsie per vedere se tutto era in ordine, sentì dun tratto un lieve rumore di passi alle spalle. Passettini di bambagia. Si volse, e vide uno dei piccoli pazienti che lo seguiva.
Nella penombra, lo riconobbe, era un bambino che non aveva nessuno. Fernando riconobbe quel viso già segnato dalla morte e gli occhi che chiedevano scusa, o forse chiedevano permesso.
Fernando gli andò vicino e il bimbo lo sfiorò con la mano:
«Diglielo... » sussurrò. «Di a qualcuno che io sono qui. »
Notte di Natale, di Eduardo Galeano da: Il Libro degli Abbracci - Sperling & Kupfer 2005
FERNANDO SILVA dirige lospedale pediatrico di Managua. Una vigilia di Natale rimase a lavorare fino a tardi.
Si sentivano già gli scoppi dei razzi, e i lampi dei fuochi dartificio illuminavano il cielo, quando Fernando si decise ad andarsene a casa, dove lo aspettavano per la festa.
Mentre stava facendo un ultimo giro attraverso le corsie per vedere se tutto era in ordine, sentì dun tratto un lieve rumore di passi alle spalle. Passettini di bambagia. Si volse, e vide uno dei piccoli pazienti che lo seguiva.
Nella penombra, lo riconobbe, era un bambino che non aveva nessuno. Fernando riconobbe quel viso già segnato dalla morte e gli occhi che chiedevano scusa, o forse chiedevano permesso.
Fernando gli andò vicino e il bimbo lo sfiorò con la mano:
«Diglielo... » sussurrò. «Di a qualcuno che io sono qui. »
Notte di Natale, di Eduardo Galeano da: Il Libro degli Abbracci - Sperling & Kupfer 2005