Il rogo in cui hanno perso la vita due esseri umani in un ghetto nelle campagne foggiane illumina della sua tragica e orrenda luce la situazione presente del nostro paese.
La violenza razzista e schiavista sta provocando non solo sofferenze inaudite ma una continua ecatombe.
Ed assurdamente e sciaguratamente lo stato italiano invece di assumere i provvedimenti necessari per salvare tante vite innocenti persevera in una politica razzista che favoreggia i poteri criminali ed è responsabile prima della barbarie schiavista e della strage in corso.
Provvedimenti necessari e urgenti che possono compendiarsi così:1. Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di accesso legale e sicuro nel nostro paese, annientando così l'infame mercato illegale gestito dalle mafie dei trafficanti;2. Abolire tutte le insensate e scellerate misure razziste che hanno provocato infinite sofferenze ad innumerevoli vittime innocenti ed avvantaggiato soltanto i poteri criminali, l'economia illegale ed il riemergente fascismo. In particolare occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, la folle ed infame emarginazione e criminalizzazione di persone del tutto innocenti, e le altre misure che illegalmente negano a milioni di persone nel nostro paese i fondamentali diritti che la Costituzione della Repubblica italiana riconosce a tutti gli esseri umani;3. Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Come è stato opportunamente evidenziato in un appello sottoscritto da illustri personalità della cultura, delle istituzioni, della riflessione morale e dell'impegno sociale e civile, "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".
È con il riconoscimento del diritto di voto che oltre cinque milioni di esseri umani che vivono e lavorano in Italia (e che sono decisivo sostegno dell'economia e del welfare del nostro paese) cesseranno di essere dei fantasmi esposti ad ogni violenza, delle vittime innocenti della cieca, disumana brutalità di criminali poteri schiavisti e razzisti.
Nella prossima legge elettorale il Parlamento riconosca finalmente il diritto di voto in tutte le elezioni a tutte le persone residenti nel nostro paese.
L'Italia non sia più un regime di apartheid, l'Italia non sia più un paese schiavista, l'Italia non sia più uno stato responsabile e complice dell'orrore e delle stragi.
L'Italia sia una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile, fedele alla Costituzione antifascista che riconosce e rispetta i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior ragione di ogni umano istituto, è salvare le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Una persona, un voto.