I Carabinieri ci hanno riportato il gonfalone rubato, ritrovato nei pressi della Chiesa di Mirteto.
A loro va un ringraziamento sincero perché sia il Comandante Provinciale Andrea Sagnelli, sia il Maggiore Stefano Nencioni del Comando di Massa, che il Maresciallo Arturo Minoliti, nei contatti e nei frequenti rapporti intercorsi in questi giorni, hanno dimostrato di avere davvero a cuore il problema. È un po' sciupato, le medaglie d'oro che rappresentano il riconoscimento al VM di 8 caduti partigiani erano state strappate, e alcune stellette, che rappresentano oltre 300 caduti nella lotta di Liberazione, sono sparite. Fa lo stesso, l'importante è riaverlo a casa.
In occasione dell'intitolazione della scuola di Via Fiume al partigiano Danilo Mosti, prevista per il giorno Sabato 23 Febbraio 2013 alle ore 11,00, lo porteremo con noi così com'è, se non faremo in tempo a risistemarlo. Ma per i giorni della Liberazione di Aprile sarà di sicuro quello di prima.
Ribadiamo con fermezza quanto denunciato: il valore del gonfalone è altamente simbolico, il suo furto ha una valenza politica fascista, da sottolineare. Lo è infatti anche se poi alla fine si rivelasse una bravata di scapestrati, perché è comunque il segnale di una disaffezione, cioè di una mancanza di rispetto verso la storia che sta alla base della nostra coscienza democratica, che a noi preoccupa e che in verità dovrebbe preoccupare l'intera società.
Per questo sentiamo il dovere di ringraziare tutti coloro che in questa preoccupazione ci sono stati vicini.
In primis i giovani antifascisti che sono accorsi alla nostra sede dimostrandoci e rassicurandoci che l'eredità dell'ANPI non andrà perduta.
Poi i cittadini e le associazioni che ci hanno espresso solidarietà.
Il Sindaco Roberto Pucci e la Delegata alla Memoria Elena Cordoni, che si sono stretti a noi in prima persona, garantendoci un'azione comune.
I rappresentanti delle forze politiche democratiche che sono venuti alla sede come Pierpaolo Marchi, Stefano Alberti, Uilliam Berti, Laura Mignani, Giuliano Minuto, Galeano Fruzzetti, che sono nostri iscritti e che si sono impegnati sul piano della denuncia politica e istituzionale. Altri politici hanno espresso la loro solidarietà per telefono ed e-mail.
Infine ci teniamo ad un ringraziamento particolare al Prefetto Giuseppe Merendino che ha espresso personalmente al nostro Presidente Roberto Torre la sua vicinanza per l'affronto subito ed assicurato il suo sprone continuo presso gli organi di polizia al fine di ritrovare al più presto il gonfalone. La sua preoccupazione, oltre a rilevare un grande senso delle istituzioni nella capacità di leggere in quanto avvenuto un segnale di pericolo per la vita della comunità, ci ha rivelato anche sul piano personale una sensibilità di carattere ed una educazione di modi che riteniamo doveroso segnalare alla città.
Chiediamo e speriamo che quando ora il Gonfalone apparirà in pubblico tutti i cittadini gli si facciano intorno e lo guardino con affetto, così come ha fatto il nostro Vice Presidente Nino Ianni, che quasi ha pianto.
Per noi, ma crediamo davvero per tutti, e soprattutto per i nostri Partigiani e i nostri Presidenti Onorari Ermenegildo Della Bianchina, Nino Domenico Mignani e Leonello Sermattei, vedere i cittadini intorno al simbolo della Resistenza sarà un bel vedere, un gesto molto importante e significativo anche per il futuro della comunità.
IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE A.N.P.I. DI MASSA
Dr. Roberto TORRE
Massa, 18/2/2013